• 7 Ottobre 2024 15:37

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Stazione Marittima
La gallina dalle uova d’oro di Terminal Napoli

Ricchi affari con i parcheggi in zona rossa mentre è maxi – rissa nella discoteca

Napoli. I criteri previsti per l’assegnazione delle concessioni demaniali rappresentano uno dei punti qualificanti del nuovo Piano Regolatore del porto di Napoli. La possibilità di monitorare periodicamente i requisiti “produttivi” per mantenere le autorizzazioni ad operare nello scalo potrebbe innescare un processo virtuoso. Considerare a priori i piani industriali, gli investimenti, la capacità di creare o sviluppare i diversi ambiti di attività, infatti, è una strada percorribile per favorire uno sviluppo duraturo, a fronte di rendite di posizione che, troppo spesso, sottraggono aree essenziali alla nascita di nuove attività capaci di creare ricchezza. Uno strumento, insomma, in grado di sostituire ad una gestione “politica” degli spazi, una gestione legata alla “produttività”. E, perché no?, per riaffermare il principio del rispetto delle regole anche nei confronti di chi le reinterpreta, in un malinteso riferimento proprio a sviluppo e creazione di ricchezza, a suo esclusivo vantaggio.

Seconda puntata, dunque. Il luogo è sempre quello. La “zona sensibile” della Stazione Marittima gestita da Terminal Napoli Spa.

I timori legati alle questioni dell’ordine pubblico, cui si faceva riferimento nella prima puntata, si sono poi avverati. L’11 marzo, in prossimità della discoteca sorta in una zona interdetta al pubblico solo nelle ore diurne (in barba a tutte le regole internazionali sulla sicurezza delle infrastrutture portuali), è scoppiata puntualmente la maxi rissa. Inutile indagare sulle motivazioni (gratuite) all’origine dei tafferugli (tra l’altro particolarmente estesi e violenti). Ciò che conta è che nella cosiddetta “zona rossa”, super protetta e super sorvegliata, almeno nei piani di sicurezza redatti dall’Ap di Napoli, è stato necessario attendere l’arrivo di due volanti della Polizia operanti in città  per il ristabilimento dell’ “ordine pubblico”, operazione effettuata con  la collaborazione della Polizia di Frontiera.

Un episodio increscioso che ha confermato i timori e la frustrazione espressi in anticipo dalle guardie private (in una situazione del genere, non potendo intervenire, sono in balia degli eventi: come si comporterà per il futuro il responsabile security del terminal?); e lancia un legittimo interrogativo sull’opportunità della presenza di una discoteca da 1.400 – 1.500 posti in un’area così delicata.

Interrogativi che si estendono ancora una volta alla gestione complessiva di Terminal Napoli dell’intero piazzale Angioino.

Come si ricorderà The Terminal 8, oltre che in un contesto incomparabile, è un club “comodissimo da raggiungere” ed in possesso di ampi parcheggi.

Senonchè si tratta di parcheggi che, a norma, dovrebbero essere sbarrati dopo le 21.00. Il regolamento, d’altra parte, parla chiaro: “Nelle ore notturne il parcheggio rimarrà chiuso. Qualora per qualunque causa o ragione l’auto venga lasciata al di fuori di tali orari (08.00 – 21.00, ndr) Terminal Napoli spa potrà disporne a spese dell’utente ed a totale suo rischio, l’immediata rimozione”. Rimozione che, dal giovedi alla domenica, viene evidentemente sospesa con buona pace dell’autorizzazione n.32 del 2011 dell’Autorità portuale di Napoli ed enorme sollievo per le finanze del gestore.

Ma è sul lato opposto della Stazione Marittima che, sempre in materia di parcheggi, Terminal Napoli fa, o tenta di fare, affari d’oro, interpretando le regole a suo favore. Il pollo da spennare, questa volta, sono i negozianti della Galleria del Mare (molti dei quali già ai ferri corti con la società per via dell’eccessiva esosità dei canoni e dei servizi richiesti). L’aia è il Piazzale Razzi, zona che, per effetto delle misure di security, prevederebbe il divieto assoluto di sosta, tranne che per alcune, rigorosissime, eccezioni.

Una circolare su carta intestata della società, invece, dimostra il contrario. Il comunicato avvisa che “a partire dal primo gennaio 2012, scaduto il periodo a tariffa agevolata, il costo del parcheggio P.le Razza sarà pari a euro 1.500 + iva 21%”.

Un bell’introito potenziale, considerando che la Galleria del Mare è composta da una cinquantina di operatori, e la prova di una gestione della concessione che, nell’indifferenza totale, va ben oltre i limiti fissati dalla norma.

Bisognerà aspettare la redazione del nuovo PRP per cominciare un’operazione di verifica?

Nella Foto: Parcheggio a pagamento a Piazzale Razzi. Sulle banchine della zona rossa – interdetta al pubblico – attraccano, come si vede, anche navi militari.

(Seconda puntata)

 

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