• 4 Ottobre 2024 08:11

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Nautica. Per Assomarinas un “mare in tempesta”

Assemblea dell’associazione a Big Blue

 

Crisi economica, contenziosi amministrativi sui canoni demaniali, rinnovi delle concessioni. In più, “lo sconcerto creato dalla nuova tassa di stazionamento e dalla tensione che si è  sviluppata  nelle aspettative di modifica di tale gabella”. E’ un “mare in tempesta” quello descritto dal presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, all’assemblea dell’associazione che riunisce i porti turistici nell’ambito della manifestazione Big Blue a Roma.

Perocchio ha criticato, in particolare, “la fame di introiti urgenti da parte di stato ed enti locali”. Un atteggiamento che “non giustifica l’assalto alla diligenza del Turismo nautico, settore questo che rischia un vero e proprio naufragio malgrado l’impegno profuso  da moltissimi “capitani coraggiosi” per incrementare l’industria turistica con l’infrastrutturazione e la realizzazione di servizi tecnico-nautici lungo le coste italiane”.

In un’atmosfera di grande preoccupazione per il futuro, l’indirizzo di saluto del ministro per il turismo Pietro Gnudi  sembra aver aperto una linea di credito nei confronti del settore. “La nautica – scrive il ministro – rappresenta un indicatore sensibile dell’andamento dell’economia e le istituzioni hanno il compito di favorire lo sviluppo e la crescita del settore anche in una congiuntura complessa come l’attuale in cui le esigenze di salvaguardia dei conti pubblici contribuiscono a mettere sotto pressione i margini delle aziende e degli operatori del comparto”. “Formazione e qualità” la ricetta indicata da Gnudi per “imprimere uno slancio al turismo nautico”.

Nel corso della manifestazione il Capo Gabinetto del ministero, Giuseppe Greco, ha analizzato i problemi  amministrativi e giuridici ancora irrisolti nel complesso rapporto che regola le competenze statali e  quelle regionali rinnovando l’impegno al completamento di una disciplina nazionale “relativa al rinnovo delle concessioni demaniali in relazione alla specificità del demanio costiero”.