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Marina Corricella. Interviene la Guardia Costiera

DiGiovanni Grande

Nov 15, 2011

Sporcizia e natanti in sosta vietata

Intervento della Guardia Costiera di Procida a Marina Corricella, pittoresco borgo marinaro al centro di un’annosa contesa tra pescatori ed operatori commerciali. L’approdo – come spiega la Capitaneria in una nota – è disciplinato quanto all’uso della porzione di pubblico demanio marittimo ivi insistente, in deroga al trasferimento della gestione demaniale alla Regione Campania, da un’apposita ordinanza del Comune.

I militari della Guardia Costiera, in spregio alle disposizioni vigenti, hanno sanzionato i capi barca di tre unità da pesca per non aver provveduto alla pulizia ed allo sgombero dei materiali di risulta accumulati sotto le strutture di sostegno dei rispettivi reti ed attrezzi da pesca.“Abbiamo riscontrato di tutto – ha riferito il comandante del porto, T.V. (CP) Flavia La Spada – da lattine e bottiglie di plastica a batterie usate e razzi scaduti”.

Altri due verbali di illecito amministrativo sono stati invece comminati ad altrettanti capi barca per non aver rispettato il limite dell’altezza massima dal piano di calpestio, misurata in loco con rullina metrica, previsto per il deposito delle reti in banchina.

Sanzionato anche un residente per aver occupato con due piccoli natanti di proprietà, in assenza di autorizzazione, lo scivolo adiacente al ristorante “Gorgonia”, rendendolo di fatto impraticabile e dunque inservibile per l’emergenza.

Il sopralluogo di polizia demaniale si è concluso con la verifica e contestazione, ad una locale Associazione marinara, di occupazione non autorizzata di un ulteriore scivolo, adiacente allo specchio acqueo in concessione. 

All’atto dell’accertamento tecnico alcuno dei trasgressori era presente in banchina talché, previo rapporto di servizio e pertinenti rilievi fotografici, l’Autorità Marittima ha provveduto ad inoltrare d’ufficio agli interessati copia del verbale di accertamento di illecito amministrativo.

L’importo complessivo delle sanzioni pecuniarie comminate è pari ad oltre millecinquecento euro.