• 27 Luglio 2024 07:57

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Seconda unità per un progetto da 300 milioni di euro

È stata consegnata oggi presso i cantieri coreani Daewoo la M/n ro-ro portacontainer Jolly Perla, seconda delle quattro unità gemelle ordinate dalla Ignazio Messina & C SpA.

La nave salperà dal porto di Shanghai con un pieno carico di rotabili che sbarcherà nel porto algerino di Djen Djen e poi proseguirà con destinazione Genova dal cui porto capolinea della  società genovese sarà inserita sulla linea .

Gemella della Jolly Diamante, la nuova unità fa parte di un  piano industriale  che porterà il Gruppo armatoriale Messina a dotarsi di quattro  nuove navi ro-ro portacontainer che, con una capacità di 3.100 teu, oppure oltre 6.350 metri lineari di carico rotabile, saranno fra le più grandi di questo tipo mai costruite al mondo.

Frutto di una svolta nella storia della compagnia, entrata sul mercato delle newbuilding con l’obiettivo principale di un ammodernamento della flotta di proprietà, le nuove navi sono interamente progettate dai tecnici del Gruppo armatoriale genovese sotto la guida dell’Ing. Allieri e finanziate dal Gruppo  Banca Carige. Tra le dotazioni tecnologiche anche un sofisticato ed innovativo sistema di pulizia dei gas di scarico che è valsa da parte del Rina la qualifica Greenplus che certifica il massimo rispetto dell’ambiente.

“Le nuove unità – spiega la compagnia – disporranno di grande flessibilità operativa, in particolare di un pescaggio che consentirà loro di operare anche in quei porti che, per i bassi fondali e le infrastrutture di terra inadeguate, non possono ricevere oggi le grandi navi porta containers.  Le quattro unità gemelle dispongono inoltre di una rampa di carico progettata per consentire il trasporto di carichi eccezionali e di materiale impiantistico sino a 7 metri di altezza con una portata di 350 tonnellate”.

Tutte e quattro le navi – lunghe 240 metri e larghe 37,50 con una velocità di 21,5 nodi – batteranno bandiera italiana, saranno iscritte al Registro Internazionale  ed operate da equipaggi con personale di nazionalità prevalentemente italiana.

Il valore complessivo dell’investimento supera i 300 milioni di dollari.