Nuova lettera a Monti degli enti locali: “rivalersi sull’armatore”
“La situazione al momento è ottimale, le analisi sul pescato ( pesci, crostacei e molluschi) come sui sedimenti e nelle colonne d’acqua rientrano nella norma per cui la cittadinanza può stare tranquilla”. Le affermazioni dell’assessore del comune di Livorno Mauro Grassi, all’indomani dell’incontro in Prefettura sulla situazione dei bidoni dispersi in mare dall’Eurocargo Venezia, sono rassicuranti. Resta, tuttavia, il dubbio su ciò che potrà succedere a medio e lungo termine sulla tenuta dei 75 bidoni residui, sulla cui individuazione non ha potuto niente nemmeno la campagna di ricerca della Marina Militare dei mesi scorsi.
È per questo, anche alla luce della decisione comunicata dal Gruppo Grimaldi di cessare le operazioni di ricerca, che sarà inviata una seconda lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti (la prima fu inviata il 20 giugno scorso).
“Nella lettera – ha anticipato l’assessore Grassi – che porterà la firma del governatore Enrico Rossi, del sindaco Alessandro Cosimi e del presidente della Privincia Giorgio Kutufà, si chiederà di riprendere immediatamente le ricerche senza attendere tempi di contenzioso, o direttamente (rivalendosi poi in danno con la società armatrice Grimaldi) o indirettamente attraverso una diffida all’armatore”.
L’investimento complessivo nell’operazione di ricerca e recupero, ha sottolineato a suo tempo la compagnia, “supera i 6.000.000 di euro (circa 12 miliardi delle vecchie lire), cifra di assoluto rilievo. E’ la prima volta nella storia della navigazione in Mediterraneo che un armatore mette a disposizione mezzi e risorse, affrontando costi ingenti per una tale operazione, sicuramente estremamente complessa”.