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Venezia: approvato il riequilibrio del piano economico finanziario Venice-Ro Port MOS

Venezia, 20 gennaio 2020 – Riunitosi oggi nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale, il Comitato di gestione ha approvato il riequilibrio del piano economico finanziario e la variazione del contenuto della concessione assentita alla società Venice-Ro Port MOS.

Il presidente Pino Musolino ha dichiarato:“Si chiude oggi un lungo iter amministrativo fatto anche di momenti di studio e di analisi, durante il quale la nostra proposta di riequilibrio del piano economico finanziario relativo alla società Venice-Ro Port MOS ha ricevuto i pareri favorevoli del Dipartimento Interministeriale di Programmazione Economica e dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato. Tutti i tecnici e i legali esperti in infrastrutture pubbliche coinvolti hanno confermato l’utilità e la sostenibilità dell’operazione, che è risultata necessaria per evitare il rischio di gravi danni economici per l’erario oltre che l’interruzione delle attività” dichiara il presidente Musolino facendo riferimento allo stanziamento di 9 milioni di euro per mettere in sicurezza la continuità aziendale della società privata operante nel terminal di Fusina, le cui finanze risultavano in grave dissesto già dal 2018.

“C’era il concreto rischio che il mancato avvio dei lavori nella Darsena Sud a Fusina comportasse l’obbligo di restituire all’Unione Europea circa 7,9 milioni di euro afferenti al progetto Adriamos, di cui il terminalista aveva beneficiato per costruire la struttura operativa dal 2014 e considerata strategica di interesse nazionale. Il rifinanziamento consentirà anche di evitare l’alea di un’azione legale per risarcimento con rischio per un danno emergente di svariate decine di milioni di euro, oltre che la perdita del canone demaniale, quantificato sull’intera durata della concessione in oltre 40 milioni. Un operatore finanziariamente sano – conclude il presidente Musolino – permetterà, inoltre, di mantenere un forte presidio nel comparto ro/ro-ro/pax, che è cresciuto a doppia cifra negli ultimi due anni, salvaguardando i posti di lavoro esistenti e permettendo la crescita dei traffici e il rilancio dell’occupazione”.