• 6 Dicembre 2024 06:13

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Taranto, verso l’accordo per il piano di sviluppo

Riunione a Roma il prossimo 26 gennaio

 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato per il 26 gennaio la riunione relativa all’accordo generale per lo sviluppo del porto di Taranto. Lo stesso ministero procederà alla nomina di un commissario straordinario ai fini “dell’applicazione di specifiche normative che consentano, quanto prima, di realizzare quegli interventi infrastrutturali del porto, ormai improcrastinabili, per far fronte alla grave crisi dello scalo”.

La decisione accoglie così le richieste dell’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, per cui “il ricorso a questa figura si rende necessario per due ragioni. La prima, per dare certezza dei tempi di realizzazione di infrastrutture per oltre 300 milioni di euro. La seconda, irrobustire le garanzie operative concordate con Tct, al fine di potenziare la presenza della società sul porto di Taranto e quindi superare la delicata emergenza occupazionale che si è creata nelle ultime settimane”.

Il presidente dell’Ap, Sergio Prete, delinea intanto le linee d’azione per rilanciare lo scalo e “riacquisire e sviluppare i traffici spostati in altri porti del Mediterraneo”. Tra gli interventi più importanti da realizzare, al fine di “potenziare l’utilizzo in Italia ed Europa del corridoio adriatico attraverso il porto di Taranto”: la piattaforma logistica, i dragaggi, l’adeguamento del molo polisettoriale, il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie.

Infine prosegue la discussione con il Ministero della Difesa per l’accelerazione delle procedure per la dismissione delle aree/immobili militari tra le quali la cd Banchina Torpediniere e l’isola di San Paolo, beni ai quali l’Autorità Portuale è interessata al fine di incentivare la vocazione turistica del Porto di Taranto e le relative prospettive di sviluppo, attraverso nuove opportunità per il traffico passeggeri e/o la nautica da diporto.