• 17 Maggio 2024 08:36

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Privatizzazione Tirrenia, parte l’indagine europea

L’operazione violerebbe le regole sulla concorrenza

 

Parte da Bruxelles un’indagine approfondita sulla prevista acquisizione del gruppo Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione. Dopo un procedimento preliminare, la Commisisone europea avanza dubbi sulla conformità dell’operazione in merito alle norme in materia di concorrenza: “Le parti in causa detengono congiuntamente quote di mercato molto elevate – ove non una vera e propria posizione di monopolio – su numerose rotte marittime italiane, segnatamente su alcune rotte da e verso la Sardegna”.

 “L’acquisizione proposta – conferma Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per la concorrenza – potrebbe restringere notevolmente la concorrenza sul mercato, a detrimento di milioni di viaggiatori e di numerosi trasportatori. Spetta alla Commissione garantire che i consumatori e gli altri utenti possano continuare a disporre di un’offerta competitiva di servizi di traghetto da e verso la Sardegna e la Sicilia.”

La decisione di procedere a un esame approfondito non pregiudica in ogni modo l’esito finale dell’indagine. Da questo momento, la Commissione dispone di 90 giorni lavorativi, fino al 4 giugno 2012, per decidere in via definitiva se la concentrazione proposta è tale da ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva all’interno dello Spazio economico europeo (SEE).

L’indagine preliminare della Commissione ha evidenziato che l’operazione proposta risulterebbe in quote di mercato estremamente elevate, se non monopolistiche, per diverse rotte interne italiane. A questo stadio dell’indagine sembra che, su numerose rotte, “il nuovo soggetto non subirebbe una sufficiente pressione da parte di concorrenti forti, efficienti e credibili”.  

Attualmente Tirrenia è coinvolta in altre indagini riguardanti aiuti di Stato per i futuri obblighi di servizio per i suoi rami regionali.

“La sospensione della gara per la Tirrenia da parte dell’Unione Europea rappresenta un primo riconoscimento del fondamento delle ragioni della Sardegna”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, alla presa con l’allestimento di una flotta controllata dall’ente. “Da subito – aggiunge il presidente della Regione – abbiamo denunciato con un ricorso all’antitrust italiana e con quello esperito in sede comunitaria i vizi e le anomalie di una vendita conclusa in spregio alle norme vigenti e soprattutto alle ragioni della nostra Isola”.