Presentate certificazioni “non idonee”. I lavori alla Cimolai
Sfuma l’appalto da 45 milioni per Fincantieri nel porto di Palermo. La Commissione regionale che ha concluso la gara per i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52 mila tonnellate ha giudicato “non idonee” le certificazioni presentate dal Gruppo.
La Fincantieri il 4 aprile 2012 era risultata aggiudicataria, con riserva, dei lavori. Per sciogliere la riserva la era stata chiesta la presentazione di alcuni requisiti previsti sia dal bando, sia dall’articolo 12 del disciplinare di gara.
Oltre alla non idoneità, Fincantieri avrebbe prodotto una certificazione camerale che “l’abilita solo alla progettazione interna, per cui non risulta abilitata ai lavori di progettazione all’esterno”.
La ditta Cimolai rimane, pertanto, l’unica impresa ammessa. “La Commissione – conclude una nota – ha deliberato nei suoi confronti l’assegnazione provvisoria, che sarà commutata in definitiva con successivo decreto del dirigente generale del dipartimento Attività produttive”.