• 27 Luglio 2024 07:02

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Il PRP di Genova guarda al nuovo secolo

Merlo: “Fare scelte strategiche”

 

Una diga di sette chilometri per il porto di Genova. E’ forse l’intervento più suggestivo presente nelle linee guida al Piano Regolatore Portuale illustrate dal Presidente dell’Ap genovese, Luigi Merlo: una nuova visione per lo scalo della Lanterna, le cui scelte strategiche sono chiamate a identificarsi con quelle dell’Italia, un modello per il Paese.

Nuove banchine, ingressi ampliati, bacini raddoppiati, sistemi di cario/scarico merci modernizzati. Investimenti per miliardi, di euro in un processo di trasformazione che comporta tempi lunghi, circa venti anni, e ridisegnerà aspetto e funzioni dello scalo nel secolo a venire.

In rapporto stretto con gli ambiti decisionali dell’intero Paese. “Dovrà essere non solo Genova, e non solo la Liguria – ha sottolineato  Merlo – ma l’Italia a decidere se dotarsi o meno del terzo valico, la linea ferroviaria che apre la via ai traffico merci verso il nord Europa: dovrà essere non solo Genova, ma l’Italia, a decidere se dotare questo suo territorio di un “sistema aero-portuale” che arriva fino alla pianura padana coinvolgendo il basso Piemonte e la Lombardia; dovrà essere l’Italia, e non solo Genova, a decidere se le enormi navi cinesi che oggi varcano gli oceani decidano di imbarcare-sbarcare le loro merci europee attraversando il Mediterraneo da e per Genova piuttosto che evitarlo puntando su Rotterdam”.