• 11 Ottobre 2024 09:49

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Appuntamento finale per il ciclo d’incontri cominciato tre anni fa

 

Conoscere, comprendere, spiegare. Sono state le parole d’ordine del progetto ideato e realizzato dal Presidente dell’Ap di Napoli, Luciano Dassatti, “Il porto di Napoli incontra le scuole”, giunto oggi alla sua conclusione.

Nell’entusiasmo incontenibile di 500 alunni delle dieci scuole (una per ogni municipalità) che hanno partecipato quest’anno al progetto si è così chiuso, nella Sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli, un ciclo di incontri iniziato tre anni fa e che ha coinvolto complessivamente 2.000 alunni delle quinte classi elementari.

“Obiettivo dell’iniziativa – ha spiegato Dassatti – era quello di portare il mare nelle scuole, far conoscere il porto, il suo essere risorsa economica e culturale, far provare ai bambini un’esperienza diretta dell’ambiente portuale”.

Tra gli argomenti trattati nel corso delle 80 “lezioni” (40 visite nelle scuole e altrettante visite guidate all’interno dello scalo) sono stati trattati gli argomenti più disparati come la sicurezza sul lavoro, la raccolta differenziata, gli aspetti ambientali e la legalità  oltre a “verifiche sul campo” (le visite degli anni scorsi alla torre di controllo dei piloti e al terminal Conateco) sull’attività quotidiana delle banchine.

“Ciò che più mi ha colpito di quest’esperienza – ha sottolineato il presidente dell’Ap – è stata la serietà, la curiosità, l’attenzione delle innumerevoli domande che mi sono state poste. È un’iniziativa che, se mi sarà reso possibile, cercheremo di ripetere anche nei prossimi anni”.

Nel corso della manifestazione sono stati presentati anche disegni e video, preparati dalle diverse scuole, con al centro le impressioni dei bambini sulla realtà portuale.

Dassatti inoltre ha letto una lettera del Cardinale Crescenzio Sepe destinata ai giovani ascoltatori. “Il mare – ha scritto – va rispettato ed amato perché esso è una immensa e impareggiabile risorsa naturale ed economica ma anche perché il mare unisce e non divide, avvicina e globalizza, crea vicinanza e prossimità, favorisce l’amicizia, è portatore di di nuove esperienze umane”.