• 27 Luglio 2024 07:13

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Crisi dei traffici, la ricetta di Gioia Tauro

Riduzione delle tasse di ancoraggio e fiscalizzazione degli oneri sociali

 

Si è svolta a Catanzaro, nella sede della Presidenza della Regione, la riunione operativa interistituzionale dedicata al Porto di Gioia Tauro, in vista del prossimo tavolo nazionale ministeriale. L’incontro è stato presieduto dalla Vicepresidente della Regione Antonella Stasi e ha registrato la presenza, tra gli altri, del Presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, del Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, di MCT rappresentata da Domenico Bagalà, della Capitaneria di Porto rappresentata dal Comandante Diego Tomat. Presenti tutte le sigle sindacali di categoria, i Sindaci del comprensorio ed i rappresentanti degli operatori portuali. “Gioia Tauro – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – può diventare un volano per l’intera economia del Mezzogiorno d’Italia, se si realizza un piano integrato di sviluppo e soprattutto se viene messo in campo un programma complessivo che possa prevedere, la collocazione di Gioia Tauro nel “piano della logistica nazionale”, un intervento diretto da parte del Ministero delle Infrastrutture sugli investimenti che Rfi deve fare in Calabria, il ruolo che il Governo Italiano intende svolgere nella politica euro mediterranea sul tema del transhipment”.
Tra le proposte e provvedimenti avanzati nel corso della riunione: riproposizione, anche per gli anni futuri, della disposizione legislativa recante la facoltà per le Autorità Portuali di ridurre le tasse di ancoraggio, almeno fino al 2015; l’accesso a possibili agevolazioni fiscali, ovvero fiscalizzazione degli oneri sociali, nella misura del 45%, ad oggi gravanti sugli imprenditori privati (articoli 16,17,18 della L. 28/1/94, n.84), per almeno 3 anni (l’intervento dei valori attuali della contribuzione previdenziale ed assistenziale per la parte posta dalla legge a carico del datore di lavoro, su base 2011, ammonta a 9,7milioni/anno. Considerato che i e porti di Cagliari, Taranto e Gioia Tauro hanno movimentato nel 2010 4.062.000 Teu/evento  questa ridurrebbe i costi di circa 4,5 euro per contenitore); l’applicazione di una politica di risparmio energetico attraverso la riduzione delle accise sui prodotti energetici utilizzati per le attività portuali sulla scorta della direttiva 2003/96/CE, recepita con Legge 28/04/2005 n.62,  che attribuisce agli stati membri il potere di detassare i carburanti dei mezzi di trasporto non omologati alla circolazione su strada, quali i veicoli utilizzati nelle operazioni portuali.

Un risultato importante – è emerso dalla riunione – potrebbe essere ottenuto attraverso “una norma che obblighi le merci in transito da Gioia Tauro verso altri porti italiani, le quali potrebbero essere sdoganate in Calabria prima del loro trasferimento e contribuire in modo importante alla fiscalità regionale”.