• 15 Maggio 2024 16:59

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Castellammare di Stabia. Accusa di “danno ambientale” per quattro pescatori di datteri

Scatta per la prima volta il reato di natura delittuosa: prevista la detenzione

 

Saranno processati per direttissima i quattro uomini sorpresi dai militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia mentre pescavano datteri di mare nell’area marina protetta di Punta Campanella. Per due di loro scatterà, per la prima volta in casi del genere, l’accusa di “reato di danno ambientale” mentre per gli altri, che hanno tentato di investire con la loro imbarcazione un rappresentante della Guardia Costiera, i reati contestati riguardano resistenza, minacce, offesa ed oltraggio a pubblico ufficiale.

L’intervento, guidata dal Capitano Giuseppe Menna e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è scattata nella tarda serata con l’ausilio di motovedette, gommoni veloci e di un elicottero della Guardia Costiera del 1° Gruppo Volo Sarzana.

Convulse le fasi dell’operazione che ha portato al sequestro di circa un quintale di datteri. Vistisi scoperti i quattro pescatori di frodo hanno tentato la fuga, impegnando i militari in un lungo inseguimento notturno.

“Al di là delle cifre complessivamente registrate – commenta il Capitano Menna – è particolarmente significativo che per la prima volta nella storia i quattro arrestati saranno accusati del reato di danno ambientale, il che significa che non si tratta più di un reato di natura contravvenzionale, come la pesca di frodo, ma di un reato di natura delittuosa, cioè il danno ambientale, per la quale le sanzioni sono ben più severe ed è prevista la detenzione”.