• 4 Ottobre 2024 07:16

Seareporter.it

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Acque inquinate nel porto di Napoli, Sos a Porta Massa

Macchie inquietanti ai moli d’imbarco per i traghetti

 

Bottiglie di plastica, buste, pezzi di legno. E poi mozziconi di sigarette, liquami, pesci morti. Sono gli ingredienti delle chiazze nauseabonde che accompagnano vista e olfatto delle migliaia di turisti che da Calata Porta Massa si stanno imbarcando per le isole del Golfo.

Uno spettacolo francamente ripugnate che ripropone la questione ambientale legata allo scalo e riporta l’attenzione su uno specchio d’acqua, quello prospiciente il molo 20, già al centro, due anni fa, di misteriose morie di cefali, sulla cui origine non si è mai fatta chiarezza.

Il pessimo stato delle acque testimoniato in queste foto, dopo l’analogo caso del Borgo Marinari, conferma, così, la preoccupazione espressa dal Comune sul critico stato di salute delle aree costiere di Napoli.

Poco più di una settimana fa il presidente della Commissione Ambiente, Carmine Attanasio, aveva  infatti sollecitato una serie di chiarimenti sull’uso degli spazzamare (nelle acque di competenza dell’Ap il servizio è affidato alla Sepn Srl) e sulle attività di controllo.

Stefano Porciani, Dirigente dell’area istituzionale dell’Autorità portuale di Napoli, aveva ammesso, nel corso dell’incontro, le criticità legate ai 17 scarichi che sversano nel porto di Napoli e sottoposti a “vigilanza”.