• 5 Maggio 2024 22:20

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XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: nel 2022 boom dell’incoming in Italia e in Campania

Corazza, Direttore Ufficio Italia Parlamento Europeo: “Non basta innovare, è importante rendere fruibile e conservare il patrimonio culturale per mettere fine ad anni di penuria e investimenti sbagliati”

Qualità dell’offerta, connessioni digitali, chiarezza sulla mobilità sono le notizie che servono ad attirare in Italia il turista post-Covid, che spesso torna dopo aver già visitato le grandi città e scopre i piccoli centri, ma il più delle volte arriva per la prima volta in Italia. Quello che gli interessa è trovarsi di fronte a un sistema Paese. Semplificare, dopo due anni di stop forzato, è d’obbligo per velocizzare, invogliare e far ripartire il movimento. Su questi elementi chiave non bisogna farsi trovare impreparati; fondamentali sono i tempi stretti e i progetti validi.

Su questa idea di partenza sono tutti d’accordo i partecipanti alla Conferenza del Parlamento Europeo con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi, nella prima sessione sul sostegno del PNRR alle Destinazioni, che si è tenuto a Paestum nell’ambito della XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Si sono confrontati amministrazione pubblica e imprese private, nello specifico il Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza, che ha risposto all’invito del Direttore della Borsa Ugo Picarelli e, grazie alle sollecitazioni del Direttore del quotidiano Il Mattino Francesco De Core, ha fornito lo stato delle cose dei viaggi in Italia su ferro dal punto di vista del loro osservatorio.
Non solo innovazione, ma anche classificazione, fruibilità dei beni, accessibilità. Energizzare e conservare, suggerisce Corazza, per mettere fine ad anni di penuria e investimenti sbagliati; il manager ha fatto riferimento a siti campani come la stessa Paestum o Pompei, dove il dialogo è aperto direttamente con chi gestisce, dal momento che oltre al PNRR ci sono i fondi regionali. E sul Mezzogiorno ha insistito: sono due le gambe che muovono il futuro prossimo, la prima sono i soldi, ma la seconda sono le riforme: “Non si vuole mettere l’acqua in un catino bucato, la gran parte dei soldi sta andando alla pubblica amministrazione”.
Di occasione imperdibile, esame per la burocrazia e per il Mezzogiorno, sfida da vincere nel presente e treno che non ripasserà, ha parlato il Direttore De Core, fornendo l’assist a Maurizio Mirone, che in Trenitalia è International Sales Manager, un po’ “il responsabile del ritorno del turismo internazionale”: “Il Brand Italia è fortissimo in questo momento – ha confermato Mirone – e gli arrivi superano di molto le aspettative. Si può parlare di Revenge Travel – persone costrette in casa per lungo tempo e che non vedono l’ora di partire – e il turismo americano è stato un ritorno importante ed è un segnale fortissimo, che potrebbe portarci, anche il prossimo anno, a un record assoluto di visitatori dall’estero.
Interessante anche il segmento che passa dal business al turismo. Sono state messe in campo risorse per 19 miliardi di euro – e fa esempi importanti – da investire su tratte come Napoli-Bari, Palermo-Catania, o sull’efficientamento delle linee, per interventi sulle stazioni, che sono il biglietto da visita di città e destinazioni turistiche. Per quanto riguarda il Sud, ci saranno 700 milioni per poco più di 50 stazioni. E poi si penserà ai collegamenti con i territori in cui non arriva il Frecciarossa, o ai treni turistici come il Campania Express”.
Tutte notizie salutate con favore dai Presidenti di Federturismo Confindustria e Assoturismo Confesercenti Marina Lalli e Vittorio Messina, dal Presidente Remind Paolo Crisafi, e dal Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa San Paolo Giuseppe Nargi, che ha annunciato grossi investimenti (“in condizione di movimentare 400 miliardi”) per aiutare la ripresa di realtà capaci di agganciare i fondi PNRR e utilizzarli nella maniera giusta”.

Nuove opportunità per musei e parchi archeologici, che si trasformano in location d’eccezione per appuntamenti culturali di ampio respiro con l’obiettivo di coinvolgere sempre più visitatori. Nel corso della seconda sessione “Parchi e musei archeologici a confronto” direttori di musei italiani e stranieri e soprintendenti si sono confrontati su nuove modalità di fruizione dei luoghi della cultura, soffermandosi sulle nuove opportunità che offre lo sviluppo tecnologico. L’iniziativa è stata anticipata dalla consegna da parte di Ugo Picarelli, Direttore e Fondatore della BMTA, del Premio “Paestum Mario Napoli” attribuito quest’anno a Carmelo Malacrino, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, in occasione del 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.  Sull’importanza di un confronto con i colleghi per valorizzare i musei e parchi archeologici hanno posto l’accento Tiziana D’Angelo, Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Raffaella Bonaudo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino e Marta Ragozzino, Direttore Regionale Musei della Campania, a cui si è unita Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo Regione Campania, che ha detto: “La nostra attività istituzionale si misura quotidianamente con modelli, esperienze, metodologie sempre nuovi e sfidanti.

I dati già ci indicano la confortante tendenza di ritorno ai livelli presenze turistiche del 2019. Non era affatto scontato, ne dobbiamo essere orgogliosi, ma dobbiamo anche continuare a puntare non solo sui siti archeologici grandi attrattori ma anche sulle destinazioni eredità dell’antichità che per bellezza e valore meritano di essere conosciuti dai cittadini campani, dai turisti e viaggiatori”.
Dalla realtà regionale a quella internazionale il passo è breve, con un salto negli allestimenti del Museo del Bardo di Tunisi (attualmente chiuso) e il Museo Nazionale della Civiltà Egiziana del Cairo. I rispettivi direttori hanno spiegato le strategie pensate per rilanciare l’immagine dei musei che, nel caso del Bardo, porta con sé ancora le conseguenze dell’attentato nel 2015. “Musei e parchi archeologici non devono essere semplici luoghi da visitare, ma luoghi di elevata cultura che possono ospitare appuntamenti ed eventi culturali – ha spiegato Fatma Naït Yghil Direttore Museo del Bardo di Tunisi – Purtroppo ho dovuto affrontare tre grandi crisi: il periodo post attentato, la pandemia e la chiusura del museo, alle quali ho risposto rilanciando l’attività del museo e organizzando iniziative realizzate in collaborazione con diversi paesi europei, tra cui l’Italia, restauri e ristrutturazioni”.
L’intervento di Ahmed Farouk Ghoneim, Direttore Museo Nazionale della Civiltà Egiziana del Cairo, è stato anticipato da un video in cui sono state illustrate le diverse attività del museo, nel quale sono state trasferite le mummie prima custodie nel vecchio museo del Cairo. “La sfilata delle mummie di re e regine che sono stati trasferiti dal vecchio al nuovo museo – ha evidenziato – è stata parte della promozione del museo che ha raggiunto numeri come 2500 visitatori su base quotidiana e si aggiunge ad altre attività come il film su Tutankhamon prodotto dagli Italiani”.
Su una fusione armonica tra cultura, paesaggio e benessere si sono invece soffermati diversi direttori di musei italiani, quali Andrea Bruciati Direttore Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Eva degl’Innocenti Direttore del MARTA di Taranto, Simone Quilici Direttore Parco Archeologico dell’Appia Antica, Enrico Rinaldi Direttore Parco Archeologico di Sepino, Francesco Sirano Direttore Parco Archeologico di Ercolano, Filippo Demma Direttore Parco Archeologico di Sibari.

Anche i dati delle presenze turistiche nei siti archeologici della Campania superano le aspettative. È quanto è emerso durante la Conferenza sull’ArcheoIncoming introdotta dal Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania Rosanna Romano. Incoraggianti le cifre sul primo trimestre del 2022. Napoli svetta nella classifica con oltre 721mila visitatori, seguita da Caserta con quasi 146mila, poi Salerno con oltre 136mila, Avellino con quasi 35mila e infine Benevento con quasi 16mila arrivi.

L’occasione è stata propizia per presentare una guida del turismo archeologico in Campania, prodotta dalla Regione in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Di un +10% di visitatori rispetto all’anno già record 2019, ha parlato Gianna Mazzarella Presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli.
Il Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo ha confermato il trend di crescita, con un +30% ad agosto. “Il dato dice se le strategie messe in campo stanno funzionando o meno – ha detto – ma non bisogna considerarlo un punto di arrivo. Per quanto riguarda i visitatori, il rapporto tra Paestum e Velia è di 10 a 1 e il tentativo è quello di aiutare Velia a crescere anche grazie a Paestum e alle località di mare con le rispettive strutture ricettive; abbiamo avviato un progetto navette che ha ottenuto un buon successo. Basta poco, basta raccontare le destinazioni nel modo giusto e far uscire le informazioni da un cerchio troppo ristretto. In totale abbiamo avuto 156mila visitatori in tre mesi d’estate. Ma l’importante è che tornino perché non basta una sola visita, il Parco cambia, si evolve, e la Storia si riscrive”.
Hanno partecipato all’incontro anche Giuseppina Renda Associato di Topografia antica all’Università di Campania Luigi Vanvitelli, Edoardo Colombo Presidente di Turismo Italiae, think tank di Cultura Italiae, Giuseppe Scanu Presidente Fiavet Campania Basilicata, Leo Annunziata Presidente Scabec, Marzio Piscitello responsabile Area Progetti Unioncamere Campania.
In sintonia l’Assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci che, concludendo il convegno dedicato all’ArcheoIncoming, ha detto: “Fra le diverse strategie messe in campo ottimi risultati hanno dato i cartelloni di spettacoli musicali e teatrali che hanno avuto come palcoscenico diversi siti archeologici. Un’azione, che insieme alla valorizzazione dei Cammini, dei percorsi enogastronomici o religiosi, del cicloturismo e del cineturismo, sono fondamentali per posizionare sempre di più e meglio la nostra regione sui mercati dell’incoming nazionale ed internazionale”.