• 27 Luglio 2024 07:15

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Superbonus: Ance Savona stila il conto danni per le imprese e il mercato locale del lavoro

Savona è una delle prime province italiane a quantificare, scorporandole dal dato nazionale e fornendone una stima attendibile, le conseguenze dell’abolizione del superbonus ma specialmente del blocco dei crediti maturati. A fronte di un montante di detrazione fiscale per fine lavori che in Liguria è superiore a un miliardo con stato di avanzamento (relativo a lavori conclusi o SAL), a 750 milioni, i riflettori si accendono sulle conseguenze occupazionali e sulla capacità delle imprese di reggere l’onda d’urto.

Certo il conto danni per il mercato del lavoro: a livello provinciale si parla di una perdita di circa mille lavoratori considerando anche i lavoratori indiretti e l’indotto.

E i conti “non tornano” proprio sul fronte occupazionale confrontando l’andamento della Cassa edile senza e con il Bonus. La cassa edile provinciale, nel 2019, vedeva iscritti 1899 lavoratori medi nel mese per 33 milioni di stipendi pagati a operai. Nel 2022 grazie al Bonus i lavoratori iscritti alla Cassa edile risultavano essere 2558 medi mensili con 45 milioni di euro di stipendi pagati.

La sola massa salari fra 2019 e 2022 è salita del 38% e la media mensile occupati del 34%. E ora: “L’incertezza e inaffidabilità della legge – conclude Baccino – sta generando un effetto domino, con conseguenze che potrebbero rivelarsi disastrose per occupazione, imprese e un mercato” che in Liguria ha visto nei condomini un investimento medio di 527.000 euro, di quasi 108mila negli edifici unifamiliari e di 89.000 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.