• 12 Ottobre 2024 08:52

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Sequestro Ievoli, dalla Somalia massima collaborazione

Incontro a Roma con il primo ministro del paese africano

 

La massima collaborazione nei confronti del governo italiano per la liberazione della Enrico Ievoli. È quanto assicurato dal premier somalo, Abdiweli Mahamed Ali, in visita in questi giorni a Roma, nel corso di una conferenza stampa tenuta con il ministro degli Esteri Giulio Terzi.

Pur mantenendo la linea di riserbo mantenuta finora sulla vicenda della nave italiana sequestrata al largo dell’Oman nel dicembre scorso, la questione pirateria è stata di fatto al centro dei colloqui tra i rappresentanti dei due Paesi.

Il premier somalo, in particolare, ha puntato l’accento sulle cause del fenomeno ricordando come dal 2008 il numero degli attacchi sia aumentato con l’aggravarsi dello stato di sicurezza e della situazione economica nelle aree costiere della Somalia. Considerato un problema “globale”, cui rispondere con una “strategia comune”, Abdiweli Mohamed Ali, ha sottolineato la necessità di interventi di contrasto anche sulla terraferma sottolineando l’indifferenza con cui è considerata la “grave questione dello scarico di rifiuti tossici nel mare”. Un tipo di pirateria che non balza all’onore delle cronache.

Si ritorna a parlare, intanto, della presenza di militari italiani o di guardie private a bordo delle navi che incrocieno il golfo di Aden. Se ne è occupato il sottosegretario Staffan De Mistura nel corso del summit dell’Unione Africana ad Addis Abbeba dei giorni scorsi.

Secondo il diplomatico la possibilità sarebbe resa finalmente concreta dalla disponibilità, assicurata nel corso della discussione da parte dei Paesi dell’area, a fornire appoggio logistico negli scali di competenza.

Nel decreto legge sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero, approvato in luglio, è previsto che la Marina metterà a disposizione degli armatori alcuni team di militari, dotati di armamenti adeguati ad affrontare l’emergenza.