• 9 Novembre 2024 20:53

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

PROSEGUE IL CONTRASTO ALLA PESCA DI FRODO DEL DATTERO DI MARE DA PARTE DELLA GUARDIA COSTIERA DI CASTELLAMMARE DI STABIA

DiCatello Scotto Pagliara

Feb 28, 2019

Castellammare di Stabia, 28 febbraio 2019 – Ennesimo colpo inferto ai pescatori di frodo che operano lungo le coste della Penisola Sorrentina da parte della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia. Dopo una attenta attività investigativa e di monitoraggio e controllo posta in essere dagli uomini alle dipendenze del Capitano di Fregata Ivan SAVARESE, veniva disposto l’immediato intervento della Motovedetta CP 532 della Guardia Costiera che intercettava all’altezza del Banco di Santa Croce (Comune di Vico Equense) l’imbarcazione e procedeva al fermo degli occupanti, che venivano condotti presso la sede della Capitaneria di porto stabiese.

Particolare curioso dell’intervento è stato che i pescatori di frodo, ritenendosi furbi, avevano rigettato in mare il prezioso bottino, costituito da circa 30 kg. di datteri di mare, che venivano successivamente ritrovati sul fondale da un sub inviato sul posto dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia.

La brillante operazione effettuata ha permesso il sequestro, non solo dei molluschi, ma anche di attrezzature subacquee, pinze e attrezzi per la pesca illegale del frutto di mare, nonché dell’imbarcazione usata per l’illecita attività. I soggetti, già noti alle forze dell’ordine, sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per una serie di reati tra cui spicca la ricettazione ed il danneggiamento ambientale.

“L’operazione di oggi, che rientra in una più ampia attività di indagine che la Guardia Costiera sta portando avanti, a tutela della salute pubblica, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno della roccia, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa” sono state le dichiarazioni del Comandante SAVARESE

Nella foto il Comandante Savarese