• 1 Maggio 2024 17:09

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Portualità, Bruxelles individua i 319 scali strategici

Il 74% delle merci arriva o parte dall’Europa per mare, ma di queste un quinto transita attualmente per tre porti soltanto: Rotterdam, Amburgo e Anversa. Uno squilibrio, in un territorio che conta 1.200 porti commerciali, che comporta congestione e costi supplementari che si riversano sui consumatori. Una situazione cui Bruxelles vuole mettere mano attraverso una serie di iniziative in grado di far risparmiare all’economia europea fino a 10 miliardi di euro entro il 2030.

“I porti marittimi sono punti d’accesso vitali, che collegano i nostri corridoi di trasporto al resto del mondo”, conferma Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei Trasporti. “Possediamo già alcune delle migliori infrastrutture portuali del mondo; occorre conservarle, ma ci troviamo di fronte a forti difficoltà in termini di congestione, aumento del traffico e investimenti. Dobbiamo dotare altri porti di infrastrutture dello stesso livello qualitativo: le proposte di oggi condurranno i servizi portuali d’Europa nel XXI secolo, contribuiranno ad attirare investimenti e a creare lavoro là dove è più necessario”.

Da qui il lancio di una nuova iniziativa in grado di rendere più efficienti i 319 porti distribuiti lungo le coste dell’Unione considerati “strategici”. Tra le azione individuate:  procedure più trasparenti e aperte per designare i fornitori di servizi portuali (per impedire “eventuali abusi tariffari da parte degli operatori con diritti esclusivi”) e semplificazioni burocratiche e amministrative; miglioramento dei collegamenti con l’entroterra (favorendo i relativi piani previsti dai corridoi Ten-t); maggiore trasparenza e autonomia finanziaria per le Autorità portuali; creazione di un “comitato di dialogo sociale per i porti” per permettere a dipendenti e datori di lavoro di discutere e decidere su questioni relative all’attività lavorativa portuale.

L’iniziativa rientra nell’azione chiave sul trasporto marittimo che figura nell’Atto per il mercato unico II che la Commissione ha adottato nell’ottobre 2012; essa integra altre iniziative della Commissione, tra cui la futura direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (che si applicheranno alle concessioni nei porti per quanto riguarda la movimentazione di merci e i terminali passeggeri) che istituisce procedure comuni e introduce maggiore trasparenza per assicurare procedure di aggiudicazione non discriminatorie.

Tra i 319 porti individuati da Bruxelles (83 appartenenti alla rete centrale Ten-t e 236 a quella regionale) figurano 39 scali della penisola, secondo paese dopo la Gran Bretagna (43). Tra i 20 maggiori porti europei l’Italia figura con Genova (13°), Trieste (14°) e Taranto (16°).