• 1 Novembre 2024 01:34

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Porto di Taranto. Vendola soddisfatto per la nomina del Commissario

Sergio Prete guiderà un piano infrastrutturale da 400 milioni

 

È stata accolta con entusiasmo la nomina di Sergio Prete, attuale presidente dell’Ap di Taranto, a commissario “ad acta” per le opere relative al potenziamento infrastrutturale dello scalo pugliese.

“La nomina del Commissario – ha affermato il Presidente della Regione Puglia – con il decisivo contributo dei Ministri Passera e Barca, consentirà di realizzare in tempi celeri un’impressionante quantità di opere pubbliche che permetterà al porto di Taranto di diventare uno degli scali merci più attrattivi del Mediterraneo”. Finalmente, secondo Vendola “la prospettiva di una Puglia come piattaforma logistica del Mediterraneo e di Taranto come porto attrattivo del grande cabotaggio marittimo proveniente dal Canale di Suez, passa dalla retorica ai fatti. Si tratta di un passaggio storico che consente, peraltro, di cominciare a ridisegnare un futuro per la città di Taranto non esclusivamente legato alla grande industria manifatturiera”. Secondo il Presidente della Regione Puglia il provvedimento rassicura anche in ordine alla permanenza degli insediamenti della Taranto Container Terminal “che guadagnano una prospettiva più sicura di valorizzazione dello scalo”.
“Taranto – ha concluso Vendola – con il suo porto e in connessione con l’aeroporto di Grottaglie, diventa così uno dei punti di forza non solo dell’Italia, ma dell’intero bacino del Mediterraneo. Tale sviluppo sarà ancora più certo quando, speriamo già dai prossimi giorni, dovessero giungere le garanzie sul rafforzamento del sistema dei trasporti su ferro sulla linea adriatica”.

Gli interventi strategici, sui quali il commissario “ad acta” avrà competenze specifiche, sono la nuova diga foranea di protezione del porto fuori rada di Taranto del valore di 32 milioni, il collegamento ferroviario del bacino logistico “porto di Taranto” con la rete ferroviaria nazionale per 35 milioni di euro, il dragaggio e la cassa di colmata per 79 milioni, la piastra logistica del valore di 219 milioni, l’allargamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo per altri 35 milioni.

“Adesso – a confermato l’assessore regionali ai Trasporti Guglielmo Minervini – si potrà procedere speditamente verso la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la stessa TCT, che vincolerà le parti al rispetto di impegni precisi per il rilancio dello scalo jonico”. Essenziali i lavori di dragaggio che permetteranno l’attracco di navi da 15 mila o 18 mila teu.