• 27 Luglio 2024 03:39

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Piano della Logistica. Approvate le prime misure di attuazione

Giachino: “le inefficienze logistiche assommano a 40 miliardi”

 

Sportello unico doganale e distribuzione urbana delle merci potrebbero rientrare nel prossimo decreto sulle infrastrutture. È quanto anticipato da Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta dell’Autotrasporto e della Logistica, al termine di un’assemblea in cui sono state approvate le prime quattro misure di attuazione del Piano Nazionale per la Logistica 2011 – 2020.

“La decisione”, spiega Giachino, “è tanto più importante in quanto proprio ieri è uscita l’analisi della Banca mondiale che retrocede l’Italia di due posti – dal 22° al 24° – nella graduatoria dell’efficienza logistica, mentre le cronache ci segnalano da un lato il caso Ikea che minaccia di lasciare un nostro porto importante per la lentezza dei controlli doganali”.

La Consulta per l’elaborazione delle “linee programmatiche” al Piano della Logistica ha coinvolto, negli ultimi 18 mesi, in un centinaio di incontri, circa 5.000 operatori pubblici e privati, oltre ad Autorità portuali, Interporti e Camere di Commercio. L’obiettivo è quello di ridurre di 10 punti l’anno l’inefficienza logistica del Paese che assomma a circa 40 miliardi, “una vera e propria sul nostro sistema economico e produttivo”, spiega Giachino.

Le proposte, inoltrate al Ministro Passera e agli Uffici per l’ultimo esame, riguardano, oltre alla lentezza dei controlli doganali e la congestione urbana del traffico, i temi del “franco fabbrica/franco destino” e della riduzione dei ritorni a vuoto e dei tempi di attesa al carico/scarico.

Sportello Unico Doganale. Le proposte normative avanzate tendono ad accelerare gli effetti positivi dello sportello unico e a dare segnali di cambiamento al mercato della domanda di trasporti mondiale, con operatività h. 24. Il costo delle inefficienze doganali, spiega la Consulta, “è stato quantificato in almeno 2 miliardi di euro annui (ma se consideriamo i traffici persi a favore dei porti del Nord Europa supereremmo i 5 miliardi di Euro), in termini di movimentazioni all’interno dei terminal, di costi di carico e scarico, di ulteriori spese di stoccaggio delle merci, con incrementi di costi di trasporto, assicurativi e bancari, generati dai ritardi nello svincolo delle merci”.

La distribuzione urbana delle merci. Le norme proposte, a costo zero, intendono definire linee guida di scala nazionale, per avviare politiche di gestione del traffico e di utilizzo del territorio, in grado di ottimizzare la mobilità delle merci, evitare decisioni localistiche e distorsive delle logiche di mercato, superare restrizioni generalizzate alla circolazione di veicoli commerciali di portata limitata ed a basso impatto ambientale, favorendo in tal modo anche il ricambio del parco veicolare.

 Il franco fabbrica-franco destino. Per il tema del franco destino, alternativo al franco fabbrica, molto diffuso nel nostro Paese, viene ipotizzata una soluzione che porti a modificare i comportamenti della committenza industriale in genere, con la prospettiva di mettere a punto una proposta percorribile sul piano delle compatibilità di bilancio e sostenibile a livello comunitario, come strumento strategico adeguato, volto ad un obiettivo ben definito di interesse comune.

La riduzione dei ritorni a vuoto e dei tempi di attesa al carico/scarico. Gli approfondimenti in corso in sede di Consulta si prefiggono l’obiettivo di allungare la catena del valore del sistema telematico, aiutando il settore dell’autotrasporto, che è il più frazionato, a dotarsi di strumentazioni telematiche adeguate a bordo del veicolo.