• 2 Maggio 2024 14:03

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Pesce irregolare nel mese di agosto. I risultati dell’operazione “Summer fish” condotta dalla Guardia Costiera della Liguria

DiCatello Scotto Pagliara

Ago 27, 2018

Genova, 27 agosto 2018 – Nei giorni scorsi si è conclusa l’operazione complessa “Summer fish”, coordinata dal I° Centro di controllo area pesca della Guardia costiera di Genova. Il periodo agostano è stato scelto proprio perché la forte presenza di turisti, che giungono in Liguria per trascorrere le vacanze estive, determina un elevato incremento di consumo di prodotti ittici che, per certi versi, invoglia i “furbetti” a commercializzare prodotti scadenti o differenti da quelli dichiarati e/o pubblicizzati. Tra queste insane abitudini spicca per frequenza la commercializzazione di specie prodotte in allevamento, di valore commerciale generalmente inferiore, che vengono proposte al cliente quale prodotto pescato in mare.  Per questo motivo, la Guardia Costiera – da sempre in prima linea nel contrasto agli illeciti sulla filiera ittica su tutto il territorio nazionale – intensifica, proprio nel periodo delle vacanze, i propri controlli allo scopo di meglio vigilare la regolare somministrazione al cliente sia dei prodotti offerti dalla catena di ristorazione, sia nei punti vendita all’ingrosso e al dettaglio.

L’operazione Summer fish è stata condotta da tutte le capitanerie della Direzione marittima nelle aree della Liguria, del Piemonte e della bassa Lombardia. L’obiettivo principale è stato individuato nell’irregolare commercializzazione di prodotti catturati nell’ambito di attività correlate alla pesca sportiva-ricreativa, specialmente di pesce spada e tonno rosso, con un’intensificazione delle ispezioni presso i punti di sbarco per verificare la presenza di eventuali pescatori di frodo e compravendite non consentite di catture illecite. Sotto la lente d’ingrandimento degli uomini della Guardia Costiera, infatti, sono finiti anche molti ristoranti, pescherie e mercati ittici, per evitare che ai clienti venissero venduti o somministrati  prodotti non rispondenti alle normative sanitarie e di commerciabilità.

Particolare attenzione è stata posta anche ai controlli in mare così da tutelare le risorse presenti nel Mar Ligure: molti controlli hanno interessato direttamente la pesca a circuizione, particolarmente diffusa in questo periodo per la campagna di pesca del pesce azzurro. I controlli hanno tenuto particolare riguardo al commercio di acciughe prive di tracciabilità, nonché al corretto svolgimento della pesca del gambero di profondità.

I team ispettivi, a mare e a terra, hanno visto impegnati oltre 100 uomini e 7 unità navali, che hanno eseguito 670 controlli sul territorio delle tre regioni del Nord-Ovest, i cui esiti hanno permesso di sequestrare oltre 60 kg circa di prodotto ittico e numerosi attrezzi da pesca illegali. Sono state inoltre inflitte sanzioni amministrative per un importo superiore ai 75.000 euro che hanno interessato commercianti, ristoratori e pescatori professionali e sportivi.

Al riguardo, il Comandante regionale della Guardia Costiera della Liguria, ricorda ai consumatori di prestare sempre la massima attenzione in fase di acquisto di prodotti ittici: sui banchi di vendita devono, infatti, essere sempre chiaramente riportate le modalità e le zone di pesca di ciascuna specie, mentre i menù dei ristoranti devono sempre indicare se il pesce proposto sia fresco o congelato. Ha, inoltre, evidenziato che queste operazioni, condotte con periodicità da parte della Guardia costiera, si prefiggono anche lo scopo di sensibilizzare gli utilizzatori di attrezzi da pesca a tenere un comportamento più responsabile e collaborativo. A tale riguardo, si informano i consumatori che, in caso di dubbi o necessità sull’origine e qualità dei prodotti, potranno rivolgersi alle Capitanerie di porto della Liguria per gli eventuali accertamenti.***