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Napoli, il comitato portuale porta a casa POT ed Elenco annuale delle opere

DiGiovanni Grande

Mar 31, 2015

Dopo le tensioni della scorsa riunione autorizzati interventi per 171 milioni

Approvazione del Piano Operativo Triennale 2015-17 ed Elenco annuale 2015 delle opere per un importo complessivo di 171 milioni di euro. Dopo la clamorosa protesta della riunione precedente – in cinque (Pasquale Legora De Feo, Andrea Mastellone, Domenico De Crescenzo, Fabrizio Buchè e Antonio Campolattano) avevano abbandonato l’aula in segno di protesta contro le lungaggini burocratiche che stanno ritardando gli interventi necessari per il rilancio commerciale dello scalo – il Comitato portuale fa un passo avanti decisivo che dovrebbe consentire l’avvio o il completamento di una serie di opere tra cui il completamento della rete fognaria, i collegamenti ferroviari all’interno dell’ambito portuale, l’allestimento degli spazi espositivi all’Immacolatella,  l’escavo dei fondali il cui solo importo è di 57 milioni di euro.
Su quest’ultimo punto il Commissario Karrer ha relazionato circa le  indagini sulla permeabilità del sottofondo tufaceo in corrispondenza della cassa di colmata del nuovo Terminal di Levante attualmente in costruzione, delle attività di caratterizzazione dei fondali che termineranno per la fine del mese di luglio, dopo l’avvio, già avvenuto, delle gare per il reperimento dei reperti archeologici e dei residui bellici. “Se le indagini sulla permeabilità dovessero, come ci auguriamo, dare esito positivo, non dovrebbero esserci più ostacoli all’avvio dell’escavo dei fondali”, ha sottolineato Karrer.
La prossima riunione del Comitato, prevista per il 23 aprile, avrà all’ordine del giorno l’esame dei costi complessivi dello scalo per gli utenti e l’andamento della concessione  “Porto Fiorito” e la conseguente situazione dei lavoratori.
Prosegue, intanto, l’iter degli interventi sbloccati del Grande Progetto. Bandite le gare per il rinvenimento  degli ordigni bellici e per i reperti archeologici, seguiranno le procedure  per la riqualificazione degli spazi espositivi all’Immacolatella. “Sui residui bellici – ha spiegato Karrer –  a suo tempo, si decise di dividere i lavori in due parti: una prima superficiale (quella partita) e un’altra che prevede il rinvenimento degli ordigni in profondità che sarà effettuata all’interno del progetto del dragaggio”.