• 14 Maggio 2024 00:41

Seareporter.it

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L’importanza delle assicurazioni marittime per l’economia del mare e lo sviluppo delle infrastutture per la nautica da diporto

Migliaia di persone hanno seguito ieri l’evento in diretta sui canali digitali del Blue Economy Summit  che questa mattina si è focalizzata sul tema delle assicurazioni marittime, anello fondamentale nella filiera dell’economia del mare, come ha sottolineato nell’avvio dei lavori Francesco Maresca, ringraziando The International Propeller Club of Genoa co-organizzatore di questa sessione. “Il coronavirus ha travolto il mondo della blue economy anche dal punto di vista dei contratti e delle assicurazioni – ha esordito Giorgia Boi, presidente del club e professore di Diritto della navigazione, che ha poi proseguito nell’illustrare i molteplici aspetti in cui è stato necessario “navigare a vista” sulla base delle regole contrattuali e legali, ipotizzando scenari e soluzioni future, per trovare interpretazioni per evitare contenziosi.

Nel pomeriggio l’attenzione si è spostata alle professioni dello yachting, settore in cui l’Italia e la Liguria detengono un know-how di altissimo livello nel settore della nautica da diporto. Il mantenimento e lo sviluppo di queste competenze sarà strategico sia per l’economia locale sia per le opportunità di lavoro per le nuove generazioni.

Una pista ciclabile lunga un miglio e una serie di interventi infrastrutturali per valorizzare il quartiere del distretto della nautica spezino e le sue eccellenze sono stati presentati da Monica Fiorini, responsabile comunicazione, promozione e marketing dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. “La Spezia, come tutta la Liguria, ha fame di territorio, tutti i cantieri vorrebbero aumentare spazio e molti ambiscono ad entrare nell’Arsenale – ha spiegato Fiorini – il nostro impegno è quello di fornire la nostra disponibilità per ampliamenti a mare, nuovi banchinamenti, riqualificazione di spazi e tutto il supporto possibile”.

“Il nostro è un settore che lavora tutto l’anno al massimo della capacità produttiva, i due mesi persi non si recuperano” – ha sottolineato Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi di Confindustria Nautica. Il comparto della cantieristica, nel complesso ha tenuto, continuando a lavorare in sicurezza, garantendo la continuità e le consegne, sebbene con qualche ritardo, ma ripartendo prima di molti altri settori e, soprattutto, senza cali negli ordini. Meno bene il settore charter che in parte è dovuto alle limitazioni per non conviventi – spiega Pagani Isnardi – e in parte per la natura della clientela, soprattutto nella fascia di maggior valore: americani, russi, arabi e asiatici, che con il calo dei voli aerei difficilmente potranno raggiungere l’Europa”.

Domani si parlerà del Modello Genova e di governance