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LE NAVI EUROPEE E L’INDUSTRIA DELLA TECNOLOGIA MARITTIMA CHIEDONO AZIONI DECISIVE CONTRO LE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI IN ESTREMO ORIENTE

DiMario Esposito

Ott 10, 2018

Brussels, 10 Ottobre 2018 – di Mario Esposito – SEA Europe ed ECSA, le associazioni di categoria che rappresentano rispettivamente le costruzioni navali europee e le attrezzature marittime e gli armatori europei, accolgono con favore la recente dichiarazione della Commissione commerciale europea Cecilia Malmström contro le pratiche commerciali sleali in Estremo Oriente. SEA Europe e ECSA ora invitano la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE a intraprendere azioni concrete e decise contro tali pratiche a favore di una vera parità di condizioni a livello mondiale per l’industria europea. Le condizioni di mercato, il commercio basato su regole e l’apertura dei mercati sono essenziali per consentire alle compagnie europee di trasporto marittimo, di costruzione navale e di attrezzature marittime di operare a livello internazionale.

In risposta a una domanda del deputato Bendt Bendtsen, il commissario Malmström ha sottolineato che la Commissione europea farà quanto necessario per proteggere gli armatori europei, i cantieri navali europei e i produttori europei di attrezzature marittime dall’impatto negativo delle distorsioni della concorrenza derivanti da ingenti sussidi provenienti dalla Cina e dalla Corea del Sud . Il commissario ha ricordato che “l’UE si sta impegnando con le controparti cinesi a livello bilaterale e con altri importanti paesi della costruzione navale nelle sedi plurilaterali” per affrontare pratiche di distorsione del mercato. Inoltre, il Commissario ha anche sottolineato che la Commissione europea sta prestando particolare attenzione alle recenti misure di sostegno della Corea del Sud a favore dei suoi cantieri locali, che “potrebbero anche essere significativi”.

Il Segretario generale SEA Europa Christophe Tytgat ha dichiarato: “Le ultime misure di sostegno della Corea del Sud sono chiaramente un esempio di distorsioni della concorrenza sleale. Creando richieste artificiali attraverso aiuti di Stato, la Corea del Sud ha purtroppo contribuito alla grave sovracapacità di oggi nella costruzione di navi mercantili e mercantili, con conseguenze drammatiche e di vasta portata per tutti gli operatori del mercato, prima per la costruzione navale europea e ora anche per gli armatori europei e per l’intero catena del valore. L’Europa deve ora vigilare affinché le stesse pratiche commerciali sleali con gli stessi potenziali effetti devastanti non si ripetano in altri segmenti della costruzione navale e della navigazione “.

Martin Dorsman, segretario generale dell’ECSA,  ha detto: “Il piano di riforma della Corea del Sud è molto preoccupante per gli armatori europei e l’industria cantieristica. Queste misure creano una disparità di condizioni, ostacolano l’accesso libero e paritario al trasporto marittimo internazionale e contribuiscono alla sovraccapacità globale. Parte di questo piano è anche il supporto per garantire carichi stabili per le navi battenti bandiera coreana, che è una misura di riserva della bandiera di un carattere particolarmente protezionistico. In un momento in cui le tendenze protezionistiche stanno aumentando, chiediamo all’Europa di inviare un messaggio forte a sostegno di un commercio libero, equo e basato sulle regole “.