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Il Vinitaly ha messo a nudo l’economia d’Italia Solo l’export, con i prodotti di alta qualità, può portarci fuori dalla crisi

Diredazione City

Apr 24, 2019

Visnà di Vazzola 24 aprile 2019. “Un grande piano per sostenere le esportazioni italiane, sottoscritto da tutti gli attori economici istituzionali e con la supervisione del Governo è la cosa da fare oggi per uscire da una crisi più che mai devastante”.

La formula è di Roberto Castagner, presidente dell’omonima distilleria di Vazzola (Treviso), a pochi giorni dalla conclusione di Vinitaly. Il piano suggerito dall’imprenditore trevigiano fa leva in prima battuta sui potenziali e male sfruttati canali di esportazione del Made in Italy di fascia alta, in cui rientra una nutrita serie di distillati “premium”, verso paesi come Francia, Stati Uniti e Canada.
“E’ il momento – aggiunge Castagner – per l’Istituto per il commercio estero (Ice), le Camere di commercio e le ambasciate, di fare veramente qualcosa di utile per le aziende che da sempre li finanziano. Fatene una priorità di vita anche vostra – è l’esortazione rivolta agli enti – o rischiate di chiudere anche voi, insieme alle imprese italiane”.

Il distillatore rileva che il Vinitaly 2019 ha per fortuna anticipato alcuni segnali positivi, che, “se raccolti subito – dice – potranno ridarci slancio. Sul fronte delle esportazioni la Cina si sta avvicinando come non mai ai prodotti italiani e l’accordo raggiunto di recente fra tra Cina ed Italia è un grande accordo commerciale e non solo. Al mio stand ho avuto la visita di cinque delegazioni cinesi ed altre tre sono venute a visitare l’azienda nei giorni immediatamente successivi, con progetti di distribuzione di grappe e liquori nella grande nazione cinese. La richiesta imprescindibile di questi importatori – prosegue ancora Castagner – è però quella di avere da parte nostra la disponibilità ad investire in manifestazioni con i loro migliori opinion leader per presentare, in modo continuativo e nel tempo i nostri prodotti, affiancare i loro venditori ai nostri, in modo da vendere non solo prodotto ma anche conoscenza e cultura del bere Italiano. E in questo – conclude – – il supporto alle imprese italiane di Ice, sistema camerale e rete diplomatica potranno rivelarsi fondamentali”.