• 4 Dicembre 2024 00:23

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Fincantieri potenzia l’assetto finanziario con una linea di credito

Il finanziamento è legato ad obiettivi di sostenibilità

Fincantieri ha sottoscritto ieri un finanziamento a medio lungo termine per un importo di 800 milioni di euro, con durata di 5 anni di cui 3 di preammortamento, supportato al 70% da garanzia SACE, il gruppo assicurativo-finanziario direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito della Garanzia SupportItalia prevista dal D.L. n. 50 del 17 maggio 2022 (il “DL Aiuti”).

Il pool di banche finanziatrici è composto da BNP Paribas CIB Italia – che ha agito anche in qualità di Bookrunner, Banca Agente, Structuring Bank e Sustainability Coordinator, e gli Original Lenders Santander Corporate & Investment Banking (Santander CIB), CaixaBank, S.A., Succursale in Italia, Intesa Sanpaolo S.p.A. Divisione IMI Corporate & Investment Banking – che ha agito anche in qualità di Sustainability Co-Coordinator, Banco BPM, BPER Banca, Deutsche Bank, Banca Monte dei Paschi di Siena, BNL BNP Paribas.

Il finanziamento è destinato a supportare i fabbisogni finanziari legati alla crescita organica ed allo sviluppo del carico di lavoro del Gruppo, ed è in linea con quanto previsto dal DL Aiuti.

Il finanziamento è “sustainability linked” poiché è legato al conseguimento di tre specifici indicatori di prestazione previsti nel Piano di Sostenibilità 2023-2027, in particolare la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) da Scope 1 e Scope 2, il miglioramento dell’efficienza energetica delle navi da crociera consegnate in Italia, l’attenzione alla rappresentanza di genere attraverso la promozione della presenza femminile in ruoli di responsabilità.

La garanzia da parte di SACE e la quota del finanziamento che sarà erogata da Banca Monte dei Paschi di Siena rappresentano operazioni con parti correlate, rispettivamente di minore e di maggiore rilevanza, definite nel rispetto della relativa normativa applicabile. Entrambe le operazioni beneficiano dell’esclusione dal regime procedurale prevista per le operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.