• 27 Luglio 2024 12:33

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Crociere. 2012 incerto per i porti italiani

Crisi e incidenti contribuiranno alla flessione dei traffici

 

Crisi economica congiunturale ed incidente della Costa Concordia contribuiranno ad una flessione del traffico crocieristico nei porti di Savona, Palermo, Civitavecchia, Napoli e Catania. Sono le previsioni dell’indagine “Il traffico crocieristico in Italia nel 2011” curata da Risposte Turismo per l’Osservatorio Nazionale del Turismo.

Le cifre parlano, in particolare, di un -7% di movimenti per Civitavecchia e addirittura di un -40% per Palermo. “Chiamati ad esprimere prime previsioni per il 2012 – spiega l’indagine – solo 11 dei primi 15 porti hanno risposto, tutti, ad ogni modo, con più di un imbarazzo legato all’incertezza determinata dal doppio fattore della crisi economica congiunturale e dei fatti dell’isola del Giglio”.

Nel 2011, il traffico nei porti crocieristici italiani – tra sbarchi, imbarchi e transiti – ha superato quota 11 milioni di passeggeri, con una variazione rispetto all’anno precedente pari al +18,9%.
Oltre l’80% dei passeggeri si è concentrato in cinque regioni: Lazio, Liguria, Veneto, Campania e Sicilia. Ciononostante, i movimenti hanno toccato quasi tutte le regioni affacciate sul mare e la crescita del settore ha coinvolto la maggior parte dei porti del Paese.

Solo 3 dei primi quindici per numero di crocieristi, infatti, hanno fatto registrare l’anno scorso una variazione negativa del traffico (Olbia, Genova e Catania), mentre in quattro casi la crescita è stata superiore al 30%: Cagliari (+45%), Palermo (+44%), Messina (+34%), Civitavecchia (+33%). Nel corso dell’anno passato, Civitavecchia (2,6 milioni di passeggeri), Venezia (1,8 milioni) e Napoli (1,3 milioni) hanno superato il milione di movimenti, mentre Livorno e Savona hanno sfiorato questa quota. Tre dei 15 principali porti crocieristici italiani (Venezia, Savona, Genova) sono anche importanti home port, con imbarchi e sbarchi che prevalgono nettamente sui transiti. Negli altri il transito supera sempre i 2/3 del totale, con quote di oltre il 90% a Messina, Livorno e Cagliari e del 100% a Olbia.

La distribuzione mensile dei movimenti nei primi quindici porti italiani è caratterizzata da un traffico molto contenuto da gennaio a marzo e tra novembre e dicembre, e da una stagione prolungata che va da maggio a ottobre. Nel corso di questi sei mesi la quota mensile di passeggeri si mantiene sempre al di sopra dell’11,5% sul traffico complessivo annuale; per di più, ad agosto, mese durante il quale si registra il più alto numero di movimenti (15,3% nel 2011), non si registra un picco particolarmente forte rispetto al resto della stagione crocieristica.

Esistono tuttavia differenze di stagionalità anche notevoli tra un porto e l’altro: a Savona, Cagliari e Genova, ad esempio, si registrano quote di traffico superiori al 20% nei mesi da novembre a febbraio, mentre alcuni porti non vengono toccati dalle navi di crociere per uno o più mesi tra l’autunno e l’inverno.

Per il 2012 si stima una crescita moderata del traffico passeggeri per Venezia (+1%), Livorno (+2%), Genova (+3%) e più forte per Olbia (+77%).