• 13 Ottobre 2024 16:26

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Alis, l’evoluzione del costo del trasporto marittimo verso le isole

DiCatello Scotto Pagliara

Dic 21, 2019

Le compagnie armatoriali italiane, europee e mondiali stanno vivendo un momento di grande fermento a causa della nuova normativa IMO 2020, la quale prevede a partire dal 1° gennaio una riduzione del tenore massimo di zolfo consentito nel carburante ad uso marino dall’attuale 3,5% allo 0,5%.

Le compagnie marittime, al fine di adeguarsi rapidamente alle nuove regole hanno dovuto, ad esempio,dotarsi di scrubber (grandi depuratori di bordo per la purificazione dei combustibili), oppure utilizzare un nuovo e più costoso carburante denominato Very Low Sulphur.

Gli investimenti per tali adeguamenti sono stati notevoli ed hanno costretto gli armatori a modifiche tariffarie per far fronte agli extra-costi che dovranno sopportare a partire dal prossimo gennaio al fine di continuare ad offrire i collegamenti marittimi verso le isole e le autostrade del mare, garantendo lo spostamento delle merci in maniera sempre più puntuale, rapida, sicura ed ecosostenibile.

Ad ogni modo è utile ricordare che grazie agli investimenti effettuati dagli armatori italiani nell’ultimo decennio in navi di ultima generazione con sempre maggiore capacità di stiva, dotate di sistemi di efficientamento energetico, è stato possibile raggiungere delle economie di scala e di scopo che hanno garantito una progressiva e costante riduzione dei noli dal 2010 ad oggi.

Gli investimenti effettuati hanno consentito agli armatori di abbassare i noli (prezzi di trasporto in nave dei TIR o dei rimorchi) ai propri clienti ossia le società di logistica, di autotrasporto ed i cosiddetti padroncini che hanno quindi riscontrato una sempre maggiore opportunità economica nell’utilizzo dei collegamenti per le isole e le autostrade del mare rispetto alla tradizionale modalità tutto strada.

In aggiunta a tutto questo, proprio in riferimento ai collegamenti marittimi con le grandi isole, ovvero Sicilia e Sardegna, si è assistito nell’ultimo quinquennio ad una vivace concorrenza tra armatori che ha fatto sì che i prezzi di trasporto dei camion e dei rimorchi via nave si trovino quasi ai minimi storici dagli ultimi dieci anni.

Di seguito riportiamo il risultato di una analisi condotta dall’Ufficio studi di Alis congiuntamente alla Università degli Studi di Napoli Parthenope ed alla SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno). Tale studio analizza l’andamento grafico delle tariffe di mercato di tre delle principali linee del mercato Siciliano e Sardo nel corso degli ultimi dieci anni. Risulta evidente che rispetto a dieci anni fa, le tariffe per il trasporto dei mezzi commerciali sulle suddette rotte hanno subìto un forte calo riconducibile agli investimenti effettuati dagli Armatori. Grazie quindi agli sforzi sostenuti dalle compagnie di navigazione italiane, il trasporto non ha mai pagato noli marittimi così competitivi.

La situazione per le compagnie armatorialiche offrono servizi RO/RO tra le grandi Isole e il Continente, è risultata di certo favorevole alle aziende di trasporto e logistica, come del resto è comprovato dalla dinamica dei flussi di traffico trasferiti dal tutto strada all’intermodale gomma-mare. Altro effetto positivo in termini di esternalità è stata la forte diminuzione di mezzi industriali pesanti coinvolti in incidenti stradali.

In aggiunta a quanto sopra è da considerare chele navi di ultima generazione impiegate sulle rotte verso le isole e le autostrade del mare sono dotate di capacità di stiva sempre maggiore, ed hanno azzerato le emissioni di CO2 in porto grazie all’adozione di sistemi di alimentazione basati su batterie al litio. Tali caratteristiche hanno contribuito a ridurre i costi del trasporto ed al contempo a migliorare notevolmente l’impatto ambientale.

I grafici seguenti espongono le dinamiche dei noli (tariffe-prezzi) per Sicilia e Sardegna sulle rotte tra Genova, Ravenna, Livorno e Catania e tra Livorno – Olbia e tra Livorno, Genova e Cagliari. E’facile notare che seppur la dinamica dei noli verso la Sicilia è in evidente calo ma in maniera graduale, i noli verso la Sardegna subiscono un calo molto più rilevante.

In aggiunta a quanto sopra, è da tener presente che i noli marittimi praticati, in particolar modo sulle rotte che servono Sicilia e Sardegna, hanno beneficiato di ribassi che in media si attestano su percentuali tra il 30% fino ad arrivare ad un 40% in meno rispetto ai prezzi applicati un decennio prima.