• 29 Aprile 2024 19:36

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Pilotaggio, via alla consultazione pubblica sui PEC

Online il questionario dell’Ue. Verso un nuovo quadro normativo?

Costi, procedure, impatto sul lavoro. La Commissione europea sviscera le questioni più delicate circa la concessione di certificati di esenzione dal pilotaggio (PEC) chiamando in causa gli operatori portuali. È partita il 14 febbraio la consultazione pubblica che permetterà a Bruxelles di tastare il polso della comunità marittima e di impostare eventuali misure per rendere più semplice la concessione dei PEC nei porti comunitari. Anticipata lo scorso ottobre da un’indagine conoscitiva, l’iniziativa terminerà il 9 maggio e prevede un questionario in 46 punti, diviso in 6 sezioni.

Nella maggior parte degli Stati membri sono attualmente previste forme di esenzione dall’obbligo di pilotaggio. L’obiettivo europeo è quello di creare un quadro normativo più omogeneo in grado di cancellare “residui protezionistici” e posizioni di monopolio che fanno lievitare i costi dei servizi, rendendo più difficile la creazione dello spazio marittimo comune, scelta strategica dell’Ue in materia di trasporti.

In attese di conferme sulla convenienza economica di un regime più aperto è certo che, in un quadro dove il rilascio dei certificati vede i porti del Nord Europa sopravanzare di gran lunga quelli del Mediterraneo, i livelli di sicurezza tra porti con o senza PEC sono equiparabili, così come si evince da uno report della DG Move della Commissione.

“I PEC – questa la posizione di Espo, l’associazione dei porti europei – potrebbero avere benefici potenziali soprattutto per il settore del trasporto marittimo a corto raggio. La messa a punto di un quadro normativo comunitario, concentrato sui principi generali piuttosto che su disposizioni dettagliate, potrebbe essere utile per evitare decisioni casuali e garantire la parità di condizioni nell’esercizio dei servizi”.