• 26 Aprile 2024 18:01

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Presentato oggi il “MED & Italian Energy Report” al webinar di SRM e ESL@Energy Center del Politecnico di Torino

Il Rapporto si concentra sullo sviluppo delle energie rinnovabili per una nuova cooperazione Euro-Mediterranea, guardando alle sfide post-Covid19 come opportunità per un futuro più verde e sostenibile.

Napoli, 22 luglio 2020 – Si tiene oggi alle ore 11.00 il webinar di presentazione del nuovo MED & Italian Energy Report, lavoro di ricerca annuale frutto della collaborazione tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino.

La pandemia Covid-19 – e le conseguenti misure di blocco – hanno avuto effetti rilevanti sulla riduzione della produzione industriale e sull’interruzione di alcune importanti catene globali del valore.

La pandemia ha interessato dunque anche il settore energetico con una forte riduzione del consumo di energia dal lato della domanda.

Il MED & Italian Energy Report, fedele alla mission di seguire ed analizzare nel tempo l’evoluzione del sistema energetico dell’area mediterranea, sviluppa in questa seconda edizione un’analisi dinamica dei potenziali scenari energetici in epoca post-pandemica, con un focus principale sulle rinnovabili come chiave per favorire la transizione energetica e la cooperazione nel Mediterraneo, esaminando l’applicazione di soluzioni innovative per la costruzione di sistemi energetici flessibili e l’emergere di sinergie relative ad elettricità verde, gas e idrogeno.

La ricerca mette inoltre in evidenza il ruolo del trasporto marittimo, che rimane un asset economico cruciale per il settore energetico con i suoi porti come gate per navi e pipelines.

Alla luce della pandemia e delle sue conseguenze, queste opportunità e sfide potrebbero 3 davvero consentire all’Italia e all’area euromediterranea di assumere un ruolo guida nello svolgimento e nel miglioramento del processo di transizione energetica già avviato. Aprono i lavori il Presidente di SRM, Paolo Scudieri, e il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco.

Segue la sessione introduttiva sul tema del Green New Deal e dell’energia come settore chiave per Italia e Europa, dedicata agli interventi istituzionali di Vincenzo Amendola, Ministro per gli Affari Europei e delle due parlamentari europee Tiziana Beghin e Patrizia Toia.

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM, Ettore Bompard, Direttore ESL@Energy Center del Politecnico di Torino e Marcelo Masera, Head of Unit “Energy Security, Distribution and Markets”, JRC, Commissione Europea, illustreranno i risultati del Rapporto.

Seguirà un dibattito a cui interverrà: Guido Guida, Responsabile Ufficio di Bruxelles di Terna, Luca Matrone, Global Head of Energy, Intesa Sanpaolo, Simone Mori, Direttore Europe, Enel, Massimo Mondazzi, Direttore Generale Energy Evolution – Chief Financial Officer, ENI.

Terrà le conclusioni il Presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo

Paolo Scudieri, Presidente, SRM:

La collaborazione tra SRM, il Politecnico di Torino e il Joint Research Center ha consentito di unire competenze diverse, realizzando così un Rapporto che offre una visione ampia di queste tematiche. Il Green New Deal pone l’Europa di fronte all’ambiziosa sfida della decarbonizzazione.

Occorre accompagnare questo processo guardando alle fonti rinnovabili ma anche esplorando strade innovative, come le tecnologie che rendono possibile la combinata gas e idrogeno. È infatti fondamentale aver ben presente che occorre centrare gli obiettivi europei assicurando allo stesso tempo risorse energetiche adeguate alla sostenibilità dello sviluppo e della crescita economica.

Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino:

La sfida che ci attende è quella della decarbonizzazione. Anche i dati contenuti in questa analisi ci confermano che stiamo assistendo a modifiche nei consumi di energia e nei comportamenti degli utenti, in questi mesi influenzati in modo sensibile anche dall’emergenza sanitaria.

Una collaborazione come quella con SRM e Joint research Center può contribuire a rispondere a queste mutate esigenze.

Massimo Deandreis, Direttore Generale, SRM:

Il Rapporto sviluppa il tema energetico nella logica Euro-Mediterranea nella quale l’Italia ha da sempre svolto un ruolo di ponte; finora principalmente nell’ambito delle fonti fossili, petrolio e gas, grazie ai grandi players nazionali e al rilevante interscambio energetico gestito dalla portualità nazionale. Ma oggi siamo di fronte ad una sfida nuova.

Le tecnologie che rendono più efficaci le fonti rinnovabili offrono l’opportunità di una nuova partnership tra Europa e Sud Mediterraneo basata sulla transizione energetica, in cui l’Italia ritrovi il suo ruolo strategico. Il nostro Report offre una visione ampia e interdisciplinare, ma anche idee e spunti per le politiche.

E si accompagna ad uno strumento di analisi dinamica e personalizzata di grande utilità che mettiamo a disposizione dei players energetici.

Ettore Bompard, Direttore Scientifico ESL@Energy Center del Politecnico di Torino

Il dialogo energetico all’interno del Mediterraneo è storicamente segnato dallo scambio di combustibili fossili lungo l’asse Sud-Nord. La sponda sud è caratterizzata da instabilità politico-sociali che si riflettono direttamente sulla sponda nord non solo in termini energetici (migrazioni, sicurezza,…). Da un lato le risorse fossili contribuiscono in modo determinante alle economie dei Paesi del sud e, dall’altro, la transizione energetica è una necessità planetaria improrogabile.

Ecco quindi una possibile alleanza Nord-Sud nello sviluppo di fonti rinnovabili, con modelli che contribuiscano alla crescita e alla stabilità complessiva dell’area; non un semplice cambiamento di commodity energetica ma un contributo a un “green new deal” che decarbonizzi l’economia anche nel Mediterraneo, nel suo complesso.

Questo processo richiede approcci “science-based” in supporto alle decisioni politiche, basati su modelli e strumenti di analisi di cui la piattaforma RES-Plat, sviluppata come componente di analisi dinamica e interattiva del rapporto di quest’anno, è un esempio concreto.