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Dopo la detonazione di Ponte Morandi, il Dinner di Assagenti dà un inizio simbolico alla ricostruzione

DiCatello Scotto Pagliara

Giu 28, 2019

Genova, 28 giugno 2019 – Nel giorno della detonazione degli ultimi pilastri del Ponte Morandi, a Genova, dentro il padiglione Jean Nouvel della Fiera, si apre in parallelo un cantiere immaginario che vuole dare un inizio simbolico alla ricostruzione. Così Assagenti, l’Associazione dei broker e degli agenti marittimi genovesi, accoglie i quasi tre mila ospiti attesi per la quindicesima edizione dello Shipbrokers and Shipagents Dinner, manifestazione che chiude gli eventi business di Genoa Shipping Week.

«Visto il numero di persone che provengono da tutto il mondo – spiega Carolina Villa, presidente del Gruppo Giovani Assagenti – la nostra “cena” biennale è sempre stata un’occasione per mettere in vetrina la città. Ci sembrava doveroso mostrare loro la realtà delle cose, dopo l’eco internazionale che ha avuto il crollo del viadotto Morandi: Genova non si presenta ancora in grande spolvero, siamo un cantiere, che però è simbolo di rinascita e di speranza».

Anche per il 2019 i numeri si confermano interessanti: 66 gli sponsor che hanno sostenuto questa edizione, 44 i Paesi partecipanti e circa 1100 le aziende rappresentante. All’architetto Umberto Ottino il compito di reinventare gli oltre 5 mila metri quadrati del padiglione Nouvel, dove gli ospiti si intratterranno a cena tra ponteggi, gru, betoniere e pallet.

We connect, recita lo slogan scelto per quest’anno, un omaggio a Genova che, come il rame, scelto come colore dominante, si piega ma non si spezza e che si prepara a riconnettere l’Italia attraverso il suo nuovo viadotto.