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Telerilevamento ambientale anche sulla Terra dei Fuochi

DiGiovanni Grande

Nov 8, 2013

Firmata la convenzione tra Caldoro e l’Ammiraglio Basile.

Una radiografia del territorio dall’alto. Un intervento volto alla repressione e alla prevenzione dei crimini ambientali che troverà una concreta attuazione anche nella Terra dei Fuochi. È l’azione prevista dalla convenzione per il telerilevamento aereo (TLR) firmata dalla Regione Campania e dalla Capitaneria di porto di Napoli. “Un accordo finalizzato all’identificazione di anomalie e criticità ambientali nelle acque superficiali e nei territori litorali”, spiega l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano. L’attività di monitoraggio e controllo avverrà grazie a velivoli specializzati della componente aerea del Corpo della Capitanerie di porto, gli ATR 42 MP già impiegati sul territorio della provincia di Caserta nell’ambito della collaborazione tra Guardia Costiera e Procura di S.Maria Capua Vetere. “L’acquisizione dei dati – continua Romano – sarà effettuata attraverso rilevamenti satellitari, aerei e, per le aree non abitate, con l’uso di droni per una verifica più puntuale delle misurazioni”. L’obiettivo è la mappatura, dal golfo di Gaeta a quello di Sapri, delle anomalie termiche e spettrali, elemento essenziale per l’individuazione dei fenomeni d’inquinamento delle acque e dei territori prossimi alla linea di costa. Per conseguire una maggiore efficacia saranno previste campagne di “controllo a terra” con il supporto dell’Arpac e del LAM, il laboratorio mobile ambientale del Comando Generale delle Capitanerie di porto. “Si tratta – sottolinea il presidente della Regione Stefano Caldoro – di un intervento a forte intensità, il segnale irreversibile di un nuovo impegno verso la tutela dell’ambiente”. Il coordinamento tra l’assessorato all’Ambiente e la Direzione Marittima della Campania per l’esecuzione dell’attività tecnico operativa durerà un anno e sarà effettuato in stretta collaborazione con le autorità giudiziarie. “E’ un passo importante – conclude il comandante generale del corpo delle capitanerie, Ammiraglio Angrisano – verso un progetto ambizioso: quello di creare un profilo sistematico dell’ambiente costiero. Un punto di partenza verso la valorizzazione del nostro territorio”.

GG