• 4 Dicembre 2024 03:58

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Sicurezza sul lavoro, Renzi: dobbiamo cambiare l’approccio mentale

Diredazione City

Lug 17, 2024

Presentato in Senato il progetto Accyourate sperimentato da Proger, ACEA e GCF: una tecnologia tessile innovativa e brevettata come dispositivo medico che monitora i parametri vitali del lavoratore

Roma – Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro “dobbiamo cambiare l’approccio mentale. Siamo una repubblica democratica fondata sul lavoro ma ancora oggi troppe persone muoiono e rimangono gravemente ferite in incidenti. La tecnologia, l’innovazione e l’intelligenza artificiale possono essere un gigantesco strumento e una grande opportunità di speranza per migliorare la sicurezza dei lavoratori e aumentare la qualità del lavoro”. Lo ha detto il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi a margine del dibattito ‘DP(AI) Per la Sicurezza sul Lavoro usiamo Intelligenza!’ organizzato dalla Fondazione Ottimisti & Razionali nella sala Nassiriya di Palazzo Madama, sede del Senato.

   Durante l’evento è stato presentato da tre aziende italiane – Proger, ACEA e Generali Costruzioni Ferroviarie  – il primo progetto volontario di sperimentazione massiva su oltre 400 lavoratori di una nuova tecnologia tessile Accyourate brevettata Medical Device e certificata che attraverso una smart shirt riesce a rilevare in tempo reale i parametri bio-vitali e ambientali di un lavoratore, come ad esempio la temperatura corporea, i battiti cardiaci, frequenza del respiro e restituendo un vero e proprio elettrocardiogramma .

   “Si tratta di un polimero sciolto in soluzione acquosa – spiega Marco Lombardi, ad Proger – che può essere ‘stampato’ su qualsiasi tessuto senza alterarne le caratteristiche, e che fa sì che una maglietta, per esempio, possa diventare un sensore in grado di registrare e trasmettere i parametri vitali senza fili conduttivi. Questa tecnologia MD  è come un holter, ma non invasivo, ci si dimentica di averlo indossato. Monitorando questi parametri si riesce a prevenire anche patologie che non si sono mai manifestate. Una tecnologia in grado di rendere smart e attivi i dispositivi di protezione individuale ad oggi passivi come ad esempio guanti e caschetti”.

   Per la senatrice del Pd Susanna Camusso, già segretaria generale Cgil, una delle criticità attuali è che nel tempo “Spesso si tende a cercare il colpevole tra i lavoratori e l’idea di monitorare i loro parametri può alimentare questa lettura. Penso che sia assolutamente necessario che il legislatore proponga un intervento equilibrato – ha proseguito – per far sì che l’investimento in tecnologia e sicurezza non determini pregiudizi sui lavoratori, anche per diluire le resistenze che ci possono essere tra gli stessi”.

   A chiudere il dibattito ci ha pensato il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon Se vogliamo arrivare a morti zero sul lavoro, dobbiamo sfruttare a 360 gradi l’intelligenza artificiale. Bisogna fare un passo in avanti, e non un passo indietro” ha commentato lodando l’iniziativa presentata in Senato perché rappresenta “un’evoluzione dei progetti di prevenzione che si fanno già nelle fabbriche. Tutte le best practice come quella presentata oggi devono diventare da subito un punto di riferimento anche nel micro-lavoro che viviamo quotidianamente”.