“I partiti ricominciano ad allungare le mani sul porto di Trieste. Sul piano nazionale c’è lo stallo delle nomine, a Trieste arrivano gli ordini di sgombero a dirigenti di provata competenza: i criteri sono la spartizione e la fame di posti di una destra vogliosa di rivincita.
Se ne va a quel paese la continuità con l’esperienza di Zeno D’Agostino e la positiva sinergia amministrativa e socioeconomica che si era creata con un presidente indicato dalla politica ma libero di fare le sue scelte e governare un porto strategico per l’Italia.
Abbiamo dato fiducia all’avvio di Gurrieri ma non vogliamo rivedere la lottizzazione e il piccolo cabotaggio che hanno bloccato il porto di Trieste in un’epoca che pensavamo chiusa”.
Lo afferma la deputata Debora Serracchiani dopo che è stata data la notizia del ritiro, da parte del commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale Antonio Gurrieri, delle deleghe al segretario generale Vittorio Torbianelli.