• 4 Ottobre 2024 08:24

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Guardia Costiera, si intensificano i controlli sulla filiera ittica e sul traffico internazionale di rifiuti

Nel periodo estivo la Guardia Costiera di Genova ha rafforzato il proprio impegno di vigilanza sul territorio con controlli mirati nel porto di Genova, sul territorio ligure e nelle Regioni limitrofe.

Nel principale sorgitore italiano, i Militari della Capitaneria di Porto hanno effettuato ispezioni finalizzate a verificare in particolare il corretto transito dei rifiuti destinati al traffico internazionale ed il rispetto delle norme in materia di viabilità portuale da parte dei numerosi automezzi commerciali e delle autovetture dirette all’imbarco sui traghetti. L’attività ha consentito di individuare quattro autotrasportatori privi di patente di guida o con licenza revocata.

Sono state irrogate numerose sanzioni per veicoli in sovraccarico ed è stato anche fermato un veicolo sottoposto a fermo amministrativo che circolava all’interno dell’area portuale. Nel corso dei controllim inoltre, sono state sequestrate ad un soggetto, successivamente deferito all’Autorità giudiziaria, 2 armi improprie che aveva provato ad occultare all’interno di un’autovettura prossima all’imbarco per una destinazione extracomunitaria.

Sono proseguiti con regolarità anche i controlli in materia di vigilanza pesca, commercio e somministrazione dei prodotti ittici, al fine di garantire ai consumatori garanzia di qualità e corrispondenza del prodotto acquistato rispetto a quanto dichiarato alla vendita.

Presso un ristorante del centro storico di Genova, il nucleo degli ispettori pesca ha individuato – e sottoposto a sequestro – un’esemplare di spigola di notevoli dimensioni, catturato da un pescatore dilettante e venduto illegalmente all’esercizio commerciale. Al ristoratore ed al pescatore è stata elevata una sanzione amministrativa ciascuno ed il sequestro del denaro guadagnato dall’illegale compravendita. Analoghi illeciti venivano accertati presso altri 3 esercizi commerciali (2 pescherie ed 1 ristorante), anch’essi sanzionati ed i prodotti sequestrati. I controlli hanno inoltre interessato numerose industrie alimentari della Lombardia e dell’Emilia Romagna alle quali sono state contestati illeciti in materia di tutela della salute pubblica per totale di circa 30.000 euro.