• 18 Aprile 2024 15:17

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WWF, nata in Sicilia prima aquila di Bonelli da individuo monitorato con satellite

Dal 2017 ben 28 aquile sono state dotate di dispositivi di tracciamento nell’ambito del Life ConRaSi

Roma, 6 aprile 2021 – Bart è un maschio di aquila di Bonelli che, da giovanissimo, vola con un piccolo trasmettitore satellitare montato sul groppone, monitorato h.24 negli spostamenti. E’ nato nel 2017 nella provincia di Catania e, dopo un periodo di dispersione relativamente breve, si è stabilito nella stessa provincia, in un territorio storicamente mai occupato prima dalla sua specie. Bart è, come si suol dire, un miracolato: due anni fa rimase intrappolato per ore in una profonda cisterna, fortunatamente senz’acqua, e fu salvato dall’equipe del LIFE ConRaSi, accortasi, dall’analisi dei tracciati satellitari, di una situazione anomala e probabilmente di pericolo (Video qui> ).

A quasi due anni d’età Bart aveva già tentato di riprodursi ma, sessualmente immaturo, aveva fallito nell’impresa. Quest’anno, ad inizio stagione riproduttiva, almeno 4 aquile equipaggiate con i trasmettitori dal Life ConRaSi hanno mostrato chiari segnali di occupazione stabile di un territorio.  Le verifiche sul campo hanno permesso di constatare la formazione di alcune coppie che hanno costruito i loro nidi e deposto uova.  Ai primi di aprile, durante le consuete attività di monitoraggio, gli operatori del Life ConRaSi hanno osservato Bart e la sua nuova compagna prendersi cura di un pulcino. La prima osservazione è avvenuta proprio nel momento in cui il pullo veniva accudito dal padre, premurosissimo.

Si tratta del primo pulcino nato in Sicilia da individui di aquila di Bonelli equipaggiati con trasmettitore satellitare. Infatti è dal 2017 che una squadra di tecnici italo-spagnola del Life ConRaSi  ogni anno (tranne nel 2020 a causa della pandemia) ha “marcato” (con anelli colorati alle zampe che ne consentono l’identificazione a distanza  e con trasmettitori satellitari GSM/GPS sulla groppa) 28 giovani aquile, consentendo di raccogliere una quantità di dati sull’area di dispersione dei giovani nati, sulle caratteristiche ecologiche della specie, sui cosiddetti “tassi di sopravvivenza”, rappresentativa degli ambienti mediterranei e a rischio d’estinzione in Italia. Tutte informazioni indispensabili alla scelta delle misure di conservazione più efficaci.