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Taranto, cerimonia di cambio al vertice del Comando in Capo della Squadra Navale.

DiCatello Scotto Pagliara

Ott 14, 2019

L’ammiraglio Marzano cede il Comando all’ammiraglio Treu

Taranto – lo scorso 12 ottobre  alle ore 11.00, sul ponte di volo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha avuto luogo la cerimonia di cambio al vertice del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) tra l’ammiraglio di squadra Donato Marzano (cedente) e l’ammiraglio di squadra Paolo Treu (subentrante).

L’ammiraglio Marzano ha ceduto l’incarico dopo tre anni di Comando, durante i quali le unità e gli equipaggi della Squadra Navale hanno partecipato a numerose e diversificate missioni nazionali ed internazionali, tra le quali spiccano l’Operazione Mare Sicuro; l’Operazione Sea Guardian per la sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo sotto egida NATO; l’Operazione Atalanta, per il contrasto alla pirateria marittima, le operazioni Europee Triton e Eunavformed Sophia, nonché le numerose esercitazioni nazionali, NATO, EU e ambito iniziativa “5+5”.

L’ammiraglio Treu ha assunto il Comando del Comando in Capo della Squadra Navale provenendo dallo Stato Maggiore della Marina, dove ha svolto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore.

Il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) è il comando operativo della Marina Militare. Da Cincnav dipendono, tramite i Comandi delle Divisioni o di componente, le unità navali e i reparti delle forze operative e specialistiche Alle dipendenze di Cincnav operano oltre 18.500 militari, divisi tra equipaggi delle Unità navali e dei sommergibili, equipaggi di volo delle Forze Aeree della Marina, fucilieri della Brigata Marina San Marco, personale del Centro Addestramento Aeronavale, dei Centri di Telecomunicazione/C4 e delle Stazioni Navali/SEN.

Il compito della Squadra Navale è di esercitare il controllo operativo di tutti gli assetti assegnati, ad eccezione di quelli assegnati a specifiche missioni (TOA), garantire l’approntamento delle forze (navali, aeree, subacquee, e anfibie) assicurandone manutenzioni, addestramento e il necessario supporto. L’attività in mare serve a conseguire, elaborare, validare e condividere la Maritime Situational Awareness (MSA), attraverso il Centro Operativo Marina Militare, allo scopo di assicurare la sicurezza marittima delle aree di interesse.

Oggi la Squadra Navale concorre ad assicurare la sicurezza marittima a protezione degli interessi nazionali (linee di traffico, piattaforme di estrazione delle risorse energetiche e materie prime, pescherecci, accesso ai porti, etc) con:

  • la partecipazione a operazioni di presenza e sorveglianza a livello nazionale, come l’operazione Mare Sicuro e la Vigilanza Pesca, nell’ambito della politica delle alleanze (NATO, UE e coalizioni dei volenterosi), come per l’operazione anti pirateria e presenza nell’Oceano Indiano ATALANTA che adesso vede impegnata la fregata Marceglia;
  • il monitoraggio delle acque costiere con l‘impiego della Rete Radar Costiera e le unità di seconda linea (OPV, unità ausiliare, etc);
  • il monitoraggio dei dispositivi militari delle marine di interesse in sinergia NATO/multinazionale, in transito nel Mediterraneo Centrale;
  • la partecipazione a iniziative di Maritime Capacity Building in paesi del Nord Africa, del Corno d’Africa e del Medio Oriente, ad esempio l’attività in supporto alla Libia, alla sua Marina e alla Guardia Costiera locale che adesso viene svolta da nave Pantelleria in porto a Tripoli – unica unità straniera a essere ormeggiata in porto;
  • la condotta di attività a supporto del Paese in caso di emergenze locali/nazionali e di cooperazione con enti/agenzie/università/ministeri per argomenti di interesse marittimo.