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Rotterdam, meno profitti per l’Ap a causa degli investimenti

DiCatello Scotto Pagliara

Feb 28, 2014

Crescono le entrate delle nuove concessioni, in calo le tasse

Le spese per interessi e ammortamenti legati agli investimenti nel Maasvlakte 2 frenano (leggermente) i profitti del porto di Rotterdam, la cui Autorità portuale chiude il 2013 con un risultato di 227 milioni di euro, uno in meno rispetto al 2012. Pesano la diminuzione delle tasse portuali, bilanciate, in parte, dall’aumento dei contratti di locazione (in particolare per l’assegnazione di nuove aree) ma, come sottolinea Paul Smits, Chief Financial Officer dell’Ap, soprattutto “gli investimenti degli anni passati che avevano portato l’indebitamento complessivo a 1,2 miliardi di euro”. Il prelievo derivante dalla concessione delle aree portuali è aumentato del 10,2% (29,8 milioni di euro; 321,5 milioni in totale) per effetto delle assegnazione delle aree di Maasvlakte 2, Europoort, Botlek e per l’integrazione dello scalo di Dordrecht. Le tasse, anche per effetto della diminuzione (-2%) decisa dall’ente, sono scese di 4,7 milioni (-1,5%) a un totale di 302,6 milioni.  Nel 2013 gli investimenti hanno toccato quota 262,8 milioni, ben inferiore ai 625,7 del 2012: 108,9 sono andati a Maasvlakte 2, 153,9 al resto dell’area portuale. Buoni i ricavi ottenuti da partecipazioni in progetti esteri (nel porto di Sohar in Oman, ad esempio) che arrivano a 9,4 milioni (+33%). Il porto distribuirà un dividendo complessivo 87,4milioni ai suoi azionisti, il Comune di Rotterdam (70 %) e lo Stato (30%). Il Comune riceverà 61,9 milioni e lo Stato 25,5.