• 25 Aprile 2024 23:51

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Porto di Taranto: la Vice Ministra Bellanova, inaugura la “Banchina di Levante Molo San Cataldo”

Dopo la Testata del Molo San Cataldo, ancora protagonista la RCM Costruzioni Bellanova: “Esempi di un Sud che produce e che funziona”

 Taranto, 22 novembre 2021 – “Consideriamo quest’opera una sfida vinta. Prima degli indirizzi dettati dal piano di resistenza, qui a Taranto si è già applicato il modello resilienza. Qui si è creata e sviluppata la sinergia essenziale con gli enti, dall’Autorità di sistema portuale al Comune, alla Prefettura alla Provincia ed all’Arpa, che riteniamo sia stata strategica per realizzare nei tempi dovuti il miglior risultato sperato. La trasformazione radicale dello scalo portuale, in una visione internazionale ed

Elio Rainone

europea, è oggi sotto gli occhi di tutti e noi, come R.C.M. Costruzioni, parte di questa unione d’intenti, non possiamo che esserne orgogliosi”.

Con queste parole Elio ed Eugenio Rainone, che guidano l’azienda di famiglia, leader in Italia nelle opere marittime, con realizzazioni da Trieste a Savona, Marina di Carrara, Napoli, Salerno, Palermo, Augusta, Cagliari, Termini Imerese, Genova, Civitavecchia, Gaeta, senza dimenticare Ravenna, con il Ravenna Port Hub, una dei lavori portuali piu’ grandi d’Italia degli ultimi 50 anni, per un importo di circa 200 milioni di euro, hanno commentato il taglio del nastro della “Banchina di Levante – Molo San Cataldo”, tenutosi oggi nello scalo marittimo della città pugliese, importante anche sotto l’aspetto crocieristico.

Per R.C.M. Costruzioni il proseguimento dei lavori già realizzati a Taranto, ultimi quelli inaugurati a settembre del 2020, in anticipo di quasi due mesi sul cronoprogramma contrattuale, della testata del Molo San Cataldo. Alla cerimonia inaugurale la Vice-Ministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova che è tornata nella città dei due mari a pochi mesi dall’avvio dei lavori, a fine luglio di quest’anno. Il completamento dei lavori della banchina di levante del Molo San Cataldo, oltre ad ammodernare la parte più storica del Porto di Taranto, rappresenta una ulteriore opportunità di valorizzazione della infrastruttura ai fini turistici, contribuendo alla affermazione della Città – Porto di Taranto come destinazione crocieristica nel Mediterraneo. “C’è un Sud che produce e che va al di là degli stereotipi – ha detto, dopo il taglio del nastro, la Vice Ministra BellanovaEsempi come quello di Taranto, con una impresa (R.C.M. ndr) che rispetta i tempi e che, addirittura, come detto dal presidente dell’autorità di sistema portuale, conclude i lavori in anticipo dovrebbero essere la normalità”. Parole di apprezzamento per l’impresa di costruzioni Salernitana anche da parte del presidente dell’autorità di sistema portuale, Sergio Prete, soddisfatto del rapporto avviato da tempo e che ha confermato le precedenti impressioni positive: “Voglio ringraziare la ditta che come in altre occasioni ha ultimato i lavori in anticipo consentendo una gestione del contratto molto serena che ha consentito di ottenere questi risultati”.

Scheda tecnica dell’opera inaugurata.

Rettifica, allargamento ed adeguamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo e della calata 1 del “porto di Taranto”

Importo Quadro Economico complessivo: € 25.500.000,00

Stazione appaltante: Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto

Le opere in progetto sono localizzate nel Porto storico di Taranto, ovvero alla confluenza tra il “mare Grande”, ed il “Mare Piccolo”, in una zona urbana di cerniera, tra il centro storico, e l’espansione prevalentemente industriale, a ovest del primo. L’area complessiva di interesse si estende per circa sei ettari ed è occupata dalle due banchine oggetto degli interventi e dalle zone ad esse retrostanti, fino al confine con le aree ferroviarie poste a nord del porto. La Calata 1 si sviluppa per 230 m complessivi, mentre la banchina di levante del Molo San Cataldo ha un’estensione in lunghezza pari a 360 m. Nella parte meridionale della banchina è presente una rientranza profonda 25 m e lunga circa 230 m. Nella zona di contatto tra le due banchine sono presenti edifici a supporto dell’attività portuale: Capitaneria di Porto; Autorità Portuale, uffici pertinenziali. I due interventi oggetto della progettazione sono stati affrontati all’interno di una logica unitaria, nell’ un assetto urbano all’area di intervento nel suo complesso.

La Rettifica della banchina di levante del Molo San Cataldo si propone come “naturale” ampliamento ed integrazione di quella esistente. L’intervento prevede la rettifica del filo banchina esistente allineato con quello dei tratti subito precedente e successivo secondo le indicazioni del vigente piano regolatore portuale con conseguente allargamento della banchina di levante. Il progetto prevede la realizzazione di una banchina di dimensioni strutturali in pianta di 235.00 m x 30.60 m ed è costituita da un impalcato a giorno su pali in c.a. di diametro 1.20 m disposti a maglia quadrata 9.30 m x 9.30 m in maniera tale da formare 4 allineamenti in direzione trasversale e 26 allineamenti in direzione longitudinale. L’impalcato è suddiviso in tre corpi strutturalmente separati attraverso due giunti localizzati lungo gli allineamenti 9 e 17. In testa ai pali sono previsti dei pulvini prefabbricati su cui poggiano travi in c.a. tipo PREM (travi prefabbricate reticolari miste). I campi di solaio sono costituiti da piastre prefabbricate poggiate sulle travi. I getti in opera di calcestruzzo saranno funzionali alla solidarizzazione progressiva degli elementi e dunque riguarderanno in ordine: i nodi di connessione tra palo e pulvino, il completamento delle travi PREM dopo la posa in opera ed in fine la realizzazione della soletta ad inglobare le piastre prefabbricate.

Nel corso dei lavori, a seguito di una campagna di rilievo sullo stato dell’attuale banchina di Levante, è stata redatta una perizia tecnica di variante che prevede il consolidamento della struttura esistente con micropali ed iniezioni di cucitura e l’ottimizzazione della geometria dell’impalcato a giorno prevedendo la sua totale indipendenza strutturale dalle opere esistenti.