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Pesca, insoddisfatti gli addetti sulla liquidazione da parte dell’INPS

DiCatello Scotto Pagliara

Set 26, 2018

Foggia,  Si moltiplica il malcontento tra gli addetti al settore Pesca, questo  ha registrato la Lega della Fai Cisl di Manfredonia  tra  gli addetti al settore del Golfo.

 Ad oggi, purtroppo, nonostante tutte le pressioni esercitate e le richieste e gli incontri avvenuti con i vari Ministeri competenti, Agricoltura e del Lavoro, non si conoscono ancora né tempi né modi sulla liquidazione, da parte dell’INPS, della Indennità giornaliera omnicomprensiva di € 30,00 al giorno, per il 2017 in liquidazione nel 2018, indennità che  se divisa in ore di lavoro, l’addetto alla pesca riscuoterà intorno ai 4 € , cifra uguale a coloro i quali sono retribuiti a sottosalario, i quali non riusciranno a soddisfare le primarie necessità familiari.  Si sperava che questa liquidazione coincidesse  con  o durante la sospensione dell’attività poste dalle misure  d’arresto temporaneo obbligatorio della pesca, relativo all’anno 2018, invece, nonostante il fermo pesca, gli addetti, sono stati esclusi, non solo,  dall’attività produttiva e da ogni forma  di guadagno, ma anche  dal minimo di indennizzo dell’indennità,  disposta dal Governo,

Oltre alle richieste su esposte,  i lavoratori  esigono anche altre tematiche  inerenti la Pesca, non si verificano ancora ulteriori  interventi sostanziali sulla riduzione dei costi del gasolio,  sui decreti  attuativi del  lavoro usurante e gravoso, o le circolari di chiarimento sulle modalità di applicazione ,  sul riconoscimento delle malattie professionali,  sulla sicurezza, sugli ammortizzatori sociali in uno alla revisione dell’importo della indennità giornaliera dei 30 €, non sufficienti per sopperire alle difficoltà economiche che i pescatori sopportano e alla parificazione dei diritti  previdenziali ed assistenziali con altri lavoratori di altri settori produttivi vigenti in Italia.

Manca, purtroppo, un progetto   di valorizzazione  e di rilancio della pesca,  in modo da poter   superare  il divario sulla  riduzione  delle barche e   degli addetti,  che ha subito il settore ittico, avvenuto negli ultimi anni di attività,  di riqualificare e rilanciare l’area portuale e commerciale del consorzio ittico di Manfredonia che non fa altro che alimentare il mercato nero dei frutti di mare e del pesce.

Su questi temi, la lega Fai Cisl  di Manfredonia e la Federazione Territoriale, chiedono ai Ministeri competenti del Governo  Nazionale,   a definire  in tempi assolutamente brevi, la liquidazione della Indennità, agli addetti alla Pesca.  In mancanza, tenuto presente il forte malcontento, si vedranno costretti a proclamare lo stato di agitazione.