• 16 Aprile 2024 06:34

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Manageritalia e Confetra rinnovano contratto dei dirigenti dell’autotrasporto e spedizioni

Aggiornata la parte economica, dopo l’inserimento del welfare aziendale e delle politiche attive avvenuti negli anni scorsi

Roma, 19 maggio 2023 – Firmato ieri  il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di autotrasporto e spedizione merci, di servizi logistici e di trasporto combinato. A sottoscrivere l’accordo il Presidente di Manageritalia, Mario Mantovani e Carlo de Ruvo, Presidente CONFETRA – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica.  Il contratto riguarda circa 800 dirigenti in 240 aziende, su un bacino potenziale di108mila aziende presenti nel settore.

“Un accordo equilibrato che consentirà, almeno in parte, ai dirigenti coinvolti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo senza gravare eccessivamente sulle imprese” cosi Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia che prosegue:” Con la firma di oggi aggiungiamo un altro piccolo ma importante tassello all’azione condotta in questi anni da Manageritalia a tutela dei diritti dei dirigenti italiani dopo la formazione introdotta nel 1992, la long term care nel 2001, il welfare aziendale per tutti e le nove politiche attive soprattutto in periodo come questo caratterizzato da aspettative decrescenti e inflazione”.

“L’accordo firmato il 18 maggio completa il rinnovo del CCNL dirigenti trasporti aggiungendo la parte economica agli interventi di natura normativa già messi in campo due anni fa” spiega Carlo De Ruvo, Presidente di Confetra che prosegue: “Penso che sia stato fatto un buon lavoro che realizza un mix equilibrato tra aumenti e servizi welfare a favore dei dirigenti. Devo dare atto a Manageritalia del senso di responsabilità mostrato in questi anni tutt’altro che facili scegliendo di non stressare la trattativa ma di accompagnarla lungo un percorso a tappe che alla fine si è rivelato soddisfacente per tutti.”

Si tratta di un accordo di natura prettamente economica, visti gli interventi già attuati sulla parte normativa con l’accordo di proroga del CCNL, sottoscritto 21 luglio 2021. Nello specifico, l’accordo sottoscritto oggi prevede: un importo “Una Tantum” di 1.500 euro da corrispondere nel 2023 a un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. È inoltre prevista la destinazione di 1.300 euro annui alla Piattaforma welfare dirigenti terziario, spendibili in beni e servizi di welfare.

Un adeguamento contrattuale che consente, almeno in parte, ai dirigenti di recuperare l’impennata dell’inflazione avvenuta nell’ultimo periodo, senza gravare eccessivamente sulle imprese. Un risultato ottenuto grazie al profondo lavoro di analisi su tutte le opzioni normative disponibili.

I punti salienti

L’accordo è la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del luglio 2021 che, tra le altre cose, ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive ed è intervenuto sulla normativa dei Fondi ed Enti contrattuali.

La parte economica è stata rinnovata agendo in sinergia su vari aspetti.

Una Tantum di 1500 euro a copertura della vacanza contrattuale per il periodo 1 gennaio -31 dicembre 2022, che verrà erogata in due tranche: 700 euro erogati con la retribuzione di giugno 2023 e 800 euro a novembre 2023

Aumento retributivo. È previsto un aumento retributivo, con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450,00 euro, secondo le seguenti scadenze:

  • 150,00 mensili dal 1° dicembre 2023
  • 150,00 mensili dal 1° luglio 2024
  • 150,00 mensili dal 1° luglio 2025

Tali aumenti possono essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende in acconto o anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.

Welfare aziendale. I datori di lavoro destineranno inoltre alla Piattaforma welfare dirigenti terziario 1.300 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare per l’anno  2024 e 2025.  Ciò in aggiunta ad eventuali sistemi di flexible benefits già presenti in azienda e con la possibilità di integrare il valore minimo stabilito dal CCNL con versamenti aggiuntivi alla piattaforma, tramite la sottoscrizione di un Regolamento aziendale.