• 19 Marzo 2024 09:01

A Barletta il killer delle tartarughe marine: depositato un esposto presso la procura di Trani

Già cinque casi in tre mesi, gli animali trovati spiaggiati con le pinne legate a pesi che ne provocano l’annegamento

Roma, 25 gennaio 2023 – Cinque tartarughe marine uccise in tre mesi. Questo il bilancio di un vero e proprio crimine di natura seriale registrato nell’area portuale di Barletta. Le tartarughe sono state tutte rinvenute con le pinne legate a grosse pietre; l’ultima ad un disco del freno di un auto. Impossibilitate a tornare in superficie per respirare, muoiono per annegamento.

I sospetti sono indirizzati verso chi pesca utilizzando reti da posta all’imbocco del porto di Barletta e che avrebbe deciso di punire le tartarughe che restano intrappolate nelle reti, condannandole a morire annegate tra atroci sofferenze. Il corpo dell’ultima Caretta caretta è stato trasportato a Foggia per essere sottoposto ad autopsia presso l’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata. Dall’esame autoptico potrebbero risultare dettagli sulla morte utili a ricostruire la dinamica dei fatti.

Il Centro tartarughe marine di Molfetta collabora da sempre con i pescatori che svolgono la loro attività nel golfo di Manfredonia, pescatori che dimostrano sensibilità verso gli animali marini e la salvaguardia delle specie protette. Con loro, i volontari del centro e il sostegno delle forze dell’ordine partirà un presidio presso il porto di Barletta al fine di individuare e isolare chiunque abbia messo in atto questa mattanza.

Parallelamente il WWF ha depositato un esposto presso la procura di Trani. Al momento del caso si stanno occupando il ROAN GdF di Bari e la Capitaneria di Porto.

Bilancio 2022 del Centro di recupero. Nel 2022 il Centro recupero tartarughe marine WWF Molfetta ha recuperato 385 tartarughe marine, grazie alla collaborazione delle marinerie di Bisceglie, Trani e Molfetta. Tutte le tartarughe sono state sottoposte ad un check-up completo presso il dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Bari. Molte di loro sono arrivate con patologie ormai note come l’annegamento e l’embolia gassosa. Patologie legate principalmente all’impatto con sistemi di pesca come lo strascico.

Per sostenere i progetti WWF in difesa degli animali in pericolo il WWF invita ad adottare una tartaruga. Un sostegno importante alle attività di recupero e cura delle tartarughe marine ferite che permetterà di dotare i nostri Centri di Recupero di strumentazioni idonee e di intensificare le attività di sorveglianza per monitorare e proteggere, in estate, i nidi di Caretta caretta.